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mercoledì 31 ottobre 2007

E lo chiamano viaggio della speranza !

Gli ultimi sbarchi di clandestini sulle coste della Sicilia non fanno altro che andare ad aggiungersi alle decine e decine di migliaia pervenuti nel corso del tempo. Qualcuno ha detto: "Se scappano dalle loro terre è segno che bene non ci devono stare !" Certo. Scappano dalla fame, dalle malattie, dalle guerre e guerriglie, dalla mancanza di scolarizzazione, di lavoro, di futuro, che li priva di ogni dignità. Scappano senza una valigia perché i sogni non hanno bisogno di contenitori ed è tutto ciò che hanno e che si portano appresso. Ma verso dove vanno? Intraprendono un cammino di speranza che spesso si chiama morte, come ci dicono le cronache e quelle degli ultimi giorni raccontano di 7 superstiti su 37 partiti. Naturalmente sono parecchi coloro che vanno ad ingrassare le fila della delinquenza, come se non ce ne bastava di quella "nostrana".
Bene che gli vada (fortunati!) trovano un semaforo libero (una rarità di questi tempi) e si attrezzano per la pulitura dei vetri delle auto, oppure attendono la chiusura per riposo settimanale dei benzinai per aiutare durante il rifornimento carburante: il tutto per qualche centesimo di euro, uno spicciolo. Qualcuno riesce a "farcela" e si ritrova impiegato nell'artigianato soprattutto nell'agricoltura: calma! Impiegato nel senso di "utilizzato", giacchè viene sottoposto ad orari di lavoro massacranti, assolutamente sottopagato e in "nero" con conseguenti malumori dei lavoratori locali che si ritrovano senza lavoro, senza paga e senza nemmeno la possibilità di protestare perché vengono a mancare i requisiti necessari che regolano la domanda/offerta (cosa innesca tutto questo a livello sociale ed economico è cosa che dovremmo provare a chiederci). Ed infine c'è chi riesce ad avere un lavoro decente, ad integrarsi ed a fare integrare la propria famiglia, insomma come diceva Morandi "Uno su mille ce la fa", ma a che prezzo! L'estate scorsa in spiaggia un ragazzo pakistano andava su e giù per ore lungo la battigia sotto il sole cocente, grondante di sudore, tutto vestito e carico dei suoi attrezzi per fare i tatuaggi. Mi sono soffermata qualche minuto a parlare con lui, era garbato, senza arroganza, si esprimeva a stento nella nostra lingua, di sicuro meglio di me se avessi dovuto esprimermi nella sua, ma quello che diceva non sapeva di superfluo e lasciava trapelare uno strato di conoscenza ben più spesso di quello all'apparenza. Non sapevo ancora che stavo scambiando qualche opinione e due battute scherzose con un ingegnere (aerospaziale se ricordo bene). Unica pecca dell'ingegnere/tatoo: non è riuscito a convincermi per un tatuaggio tribale! ?
Globalizzazione. Ci riempiamo la bocca con questo termine altisonante ma credo di non aver ancora capito cosa significhi. Credevo fosse sinonimo di bilanciamento, dissolvenza delle sperequazioni. Mettere in pratica una politica internazionale per creare le basi che permettano ad ogni essere umano di crescere nella propria terra e far crescere la propria terra, dignitosamente. L'assistenzialismo è un criterio obsoleto che andrebbe usato solo nei casi di emergenza e di soccorso. Nel suo piccolo ne dà esempio il volontariato laico e missionario che ha finalmente capito che non basta mandare un po' di cibo e indumenti o qualche medicina, e si impegna nel promuovere l'istruzione scolastica ed insegnamenti nel campo lavorativo, affinché ognuno si attivi nel lavoro per procacciarsi in loco i beni necessari alla sussistenza e si formi professionalmente per sviluppare servizi e strutture che consentano di essere utili alla collettività del proprio paese d'origine.

Con simpatia
Margot

I blog non verranno tassati

Ddl editoria, retromarcia del governo

Nessuna tassa sui blog: chi opera sul web senza fini di impresa e di lucro, può stare tranquillo. E con loro anche Beppe Grillo che aveva invitato i blogger a trasferire il loro "diari digitali" all'estero.

In sostanza, ha spiegato Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Editoria a conclusione della sua audizione nella Commissione Cultura della Camera dove ha preso avvio il ddl di riordino del settore, l'iscrizione al Roc, il registro presso l'Autorità garante per la comunicazione, riguarderà chi opera su internet con fini d'impresa, escludendo dunque il singolo privato che da solo utilizza la Rete. L'obiettivo, ha ribadito ancora Levi, resta quello di regolamentare il settore editoriale "in modo che non ci siano operatori troppo forti che violano le leggi sulla concorrenza e del pluralismo".

Un principio che non può riguardare solo la stampa scritta o l'emittenza radio televisiva, ma anche il web. "Siamo tutti d'accordo nell'affermare - ha aggiunto il sottosegretario - che il giornale on line deve avere le stesse caratteristiche di responsabilità del giornale di carta". Classificare ed avere un registro degli operatori sul web risponde dunque, ha spiegato Levi, alla necessità di evitare condizionamenti e alterazioni del mercato, "ad esempio attraverso la distribuzione o la raccolta di pubblicità su internet" evitando cosi' posizioni dominanti.

Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo385874.shtml

Ma il fine ultimo dell' azione, rimane la tassazione, il bollo, registrazione....chiamatelo come volete
Questo sí che é "scopo di lucro", non sanno fare altro.

Cordialmente........nella speranza che i blog rimangano esenti da tasse, almeno per il momento.....
Pippo Caminiti

Oltre 250 immigrati sbarcano a Porto Palo

Roma | 30 ottobre 2007
(C) RaiNews24
Immigrati

Duecentocinquantacinque immigrati clandestini, 194 uomini e 61 tra donne e bambini, sono approdati questa mattina a Porto Palo, a sud di Siracusa. L'imbarcazione e' stata scortata dalla Guardia costiera fino a riva poco dopo l'alba. La Capitaneria di porto di Catania ha riferito che tutti i clandestini sono di nazionalita' eritrea.

Sul posto sono arrivate diverse ambulanze che stanno trasferendo parte degli immigrati, in particolare i bambini e le donne, presso i nosocomi di Pachino e di Noto per un primo soccorso medico. Gli altri clandestini saranno trasferiti, invece, al centro di prima accoglienza di Cassibile.

Continuano le ricerche nel siracusano
Proseguono anche questa mattina le ricerche dei dispersi del tragico naufragio di Vendicari, in provincia di Siracusa, avvenuto di domenica scorsa. Finora 10 i cadaveri rinvenuti. In azione due motovedette e un aereo della Guardia costiera. Sul numero delle persone ancora disperse non ci sono certezze. I sette superstiti interrogati al centro di prima accoglienza di Cassibile parlano di 37 persone in tutto a bordo dei due gommoni. Il numero sembra tuttavia non convincere gli investigatori, perche' i due natanti naufragati non sembrano avere una capienza tale. Se il numero riferito dai sopravvissuti fosse confermato, i dispersi sarebbero 19.

Fonte: http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=75256

martedì 30 ottobre 2007

Anziani: un buon caffè per una memoria sana

(C) Jugo

Zucchero nel caffè fa bene alla lineaIl consumo moderato di caffè è un toccasana per gli anziani: poche tazze al giorno possono rivelarsi utili per mantenere una mente più fresca. Ad evidenziarlo è l'Aifa che, attraverso il suo bollettino online, prende in esame le conclusioni a cui è giunto lo studio europeo FINE (Finland, Italy, and Netherlands Elderly).
Durato la bellezza di dieci anni (dal 1990 al 2000), il FINE ha indagato sull'associazione tra consumo di caffè e declino cognitivo negli uomini anziani - 676 uomini sani nati tra il 1900 e il 1920 - provenienti da Finlandia, Italia e Paesi Bassi. La funzione cognitiva è stata valutata utilizzando il test Mini-Mental State Examination, evidenziando che gli uomini che consumavano caffè presentavano un declino cognitivo di 1,2 punti e gli uomini che non consumavano caffè presentavano un declino addizionale di 1,4 punti.

È stata osservata anche l'associazione tra il numero di tazze di caffè consumate e il declino cognitivo: il minore declino è stato osservato con un consumo di 3 tazze di caffè al giorno (0,6 punti). Questo declino è stato 4,3 volte inferiore rispetto al declino dei non consumatori. ''La caffeina - scrive l'Aifa - sembra essere il principale componente del caffè responsabile dell'associazione inversa tra consumo di caffè e declino cognitivo. Il consumo di caffeina è stato associato ad un rischio inferiore di malattia d'Alzheimer e può migliorare le funzioni cognitive come memoria, apprendimento, controllo e stato d'animo''.

Fonte:
http://www.jugo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=6797

venerdì 26 ottobre 2007

Sapete cosa sono ?

Naturalmente che li avete riconosciuti :-)
"I morti" ! (u misi di novembri é alli porti)

Buon appetito e.....attenti ai denti :-)

Cordialmente............con 146 grammi al giorno....
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

mercoledì 24 ottobre 2007

Grazie Furci per avermi ospitato in quei giorni di spensieratezza.

Egregio sig. Caminiti, ho scoperto da poco (e casualmente) questo blog . Non ho orgini furcesi essendo palermitana doc, ma ho trascorso diverse estati lungo quel periodo che era la mia primavera. Parlo di un tempo che si aggira intorno agli anni settanta quando ero ancora adolescente. Andare a Furci per qualche giorno di vacanza era per me una vera gioia perché significava ritrovare quelle persone a me divenute care che avevo lasciato l'anno precedente e anche conoscerne delle altre, meteore di passaggio in un'estate, che forse non avrei rivisto mai più. Ragazze e ragazzi (ma anche i loro genitori e parenti) oggi "signore e signori", di certo genitori a loro volta. Non avevamo nulla di tutto quello che oggi la tecnologia offre a noi e ai nostri ragazzi, niente pc né i-pod né telefonini né cd né motorini, né il paese offriva possibilità di svago o punti di ritrovo, solo il mare che ci riuniva la mattina sul pietrisco rovente della spiaggia, le nostre gambe che ci portavano nel pomeriggio a passeggio anche verso i paesi limitrofi, la nostra voglia di ridere, giocare, chiaccherare e confrontarci. Un anno si capitò un giradischi e quattro 45 giri (ma i più giovani forse non sanno nemmeno di cosa parlo! ahahah) e fu una conquista che ci diede modo di riunirci in casa la sera e ritrovarci ancora insieme.
Poi non andammo più a Furci e, come spesso accade nella vita, si interruppero i contatti con le persone conosciute, contatti forse irrimediabilmente persi anche per il timore, dopo tanto tempo, di essere pateticamente anacronistici. Trascorsero diversi anni prima di ritornarci per una breve visita ed ancora oggi quando mi trovo da quelle parti faccio il possibile per passarci prima di riprendere la via di casa, percorro qualche tratto a piedi per strade e posti a me noti e poi raggiungo la spiaggia, il lungomare che ieri era appena una strada sterrata dove gli uomini giocavano a bocce e dove spuntavano i cortili delle case. Mi soffermo un po' indugiando serenamente e rivedendo con gli occhi della memoria tutti quei volti rimasti integri nel mio affetto.
Grazie Furci per avermi ospitato in quei giorni di spensieratezza.
A lei sig Caminiti va il mio ringraziamento per l'attenzione che mi concede ed anche un sentito complimento per questo blog interessante e ben fatto che mi ha consentito di riaprire i rubinetti del mio "amarcord" e suscitato il desiderio di condividerlo.
Margot

domenica 21 ottobre 2007

LETTERA APERTA AI FURCESI

HO SCOPERTO DA POCO L’ESISTENZA DI UN BLOG DEDICATO AL PAESE DI FURCI.(A PROPOSITO SOLO LA MENTE GENIALE DELL’AMICO PIPPO CAMINITI POTEVA PARTORIRE UNA SIMILE IDEA. GRAZIE). PAESE DI FURCI A ME TANTO CARO, TANTO DA DEFINIRLO LUOGO PER ECCELLENZA, DOVE GLI OPPOSTI SI INCONTRANO E SI SCONTRANO E PER IL QUALE NUTRO UN SENTIMENTO DI AMORE E DI RANCORE E CHE FA NASCERE IN ME LA SINDROME DEL FIGLIOL PRODIGO. OGGI NELL’ERA MODERNA TUTTO E’ CAMBIATO, FURCI E’ RAGGIUNGIBILE IN POCO TEMPO, MA E’ IL POSTO CHE RENDE LE PERSONE DIVERSE E QUESTA DIVERSITA’ E’ PIU’ NELLA TESTA DEGLI ESSERI UMANI CHE NELLA REALTA’ GEOGRAFICA.
ANCHE FURCI PURTROPPO E’ CAMBIATA (IN PEGGIO). SULLE GUIDE TURISTICHE VIENE DESCRITTO COME” UN ANTICO BORGO DI PESCATORI” , MA DI PESCATORI IN REALTA’ NEANCHE L’OMBRA, E NON VOGLIO FARE UN TORTO AL MIO AMICO/FRATELLO TONIO, VIDDANU DI ORIGINI RUTTOTE.
DOVE SONO I NOSTRI PESCATORI (I SANTARUSINA, I PALECCI, I MAUMAU, I FRASCICA, U’ SCECCU, I MUSCHITTA, U’ GNANCHERI, I MAZZUNI, U’ ROMA, U’ MARASCIALLU, U’ CALABANU), SPERO DI AVERLI NOMINATI TUTTI, SONO STATI MERAVIGLIOSI.
VOI MI DIRETE E’ LA LEGGE INESORABILE DEL TEMPO.
E DOVE SONO I NOSTRI RAPPRESENTANTI STORICI CHE HANNO FATTO LA STORIA DI FURCI, NE CITO SOLO ALCUNI:
U MICILITTU, MIO CUGINO MELO SANTORO, FRANKIE L’AMERICANO, MICHELE FOTI CON I SUOI CANNELLONI E I SUOI INVOLTINI DI PESCE SPADA FAMOSI IN TUTTA ITALIA, PUDDU, AGOSTINO BARBERA GRANDE CENTROAVANTI, PADRE DONSI’ CON LA SUA PROSOPOPEA, MELO I LIU CHE FACEVA MANCARE LA LUCE, SALVATORE U CUCCU, CICCIO ALLEGRA GRANDE PRESIDENTE DELLA NUOVA JUVENTUS, CARMELO U’ MOMMU GRANDE POETA, VANNI NICNIC, PEPPE U’ GUARDIA CHE CI BUCAVA IL PALLONE QUANDO GIOCAVAMO A PALLONE IN PIAZZA, IL GRANDE SINDACO MELO GARUFI, PARI SANTINU, RAZIU GIUFFRE’,IANCIULINU U’ MIRICANU, SARU U’ BARRISTA, PIPPU U’ LONGHU L’AUTISTA,E ANCORA DEI TEMPI PIU’ VICINI A NOI GIANNI LO PO’ A ME TANTO CARO, MELO BARBERA GRANDE PERSONAGGIO, FRANCO RUGGERI LUIGI LUNDI INDIPENDENTE SEMPER, NINU I MARIA CON LE IDI DI MARZO) E TANTISSIMI ALTRI . VOI MI DIRETE ANCORA E’ LA LEGGE INESORABILE DEL TEMPO.
IO DICO INVECE CHE QUESTA E’ LA STORIA DI FURCI, LE NOSTRE RADICI, LE NOSTRE ORIGINI.
NON LASCIATE CHE QUESTA STORIA VENGA CALPESTATA, CANCELLATA O ADDIRITTURA OFFESA E VILIPESA.
DI PERSONE INTELLIGENTI E VALIDE NE SONO RIMASTE TANTE, NON PERMETTETE A CHICCHESSIA DI CANCELLARE LA NOSTRA STORIA. SIETE IN GRADO DI RISVEGLIARE L’ORGOGLIO DEI FURCESI O FURCIOTI .
FURCI AI FURCESI (O FURCIOTI MI PIACE DI PIU’)
DIMENTICAVO SU INTERNET SI LEGGE ANCORA “ E’ INTERESSANTE SAPERE CHE FURCI HA UNA PINETA MUNITA DI GAZEBI, BARBECUE, ATTREZZATURE SPORTIVE IN MODO TALE DA PERMETTERE PIACEVOLI SCAMPAGNATE, VENENDO INCONTRO ALLE ESIGENZE DEGLI AMANTI DELLO SPORT.
GUARDATE LE FOTE PUBBLICATE SU FURCI BLOG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

NAPOLI, 21 OTTOBRE 2007 CARMELO ALLEGRA
MELU U’ PACCIU

La lettera é stata pubblicata interamente, senza "censure, tagli o cerrezioni)

Cordialmente.............come sempre
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

sabato 20 ottobre 2007

"Sventato attacco kamikaze,

di Alberto Vignali - sabato 20 ottobre 2007, 09:15
da La Spezia
«Era già pronto un piano criminale ad opera di terroristi di matrice islamica, in grado di lanciare a tutta velocità una nave petroliera direttamente contro Venezia. Sarebbe stata una catastrofe immane, l’abbiamo evitata. Ma i nostri attuali sistemi di sicurezza non sono ancora all’altezza per scongiurare simili attentati»: le parole dell’ammiraglio Ferdinando Lolli, a capo di tutte le Capitanerie di porto italiane, piombano come macigni nella platea di ammiragli, generali e tecnici del settore difesa, fino ad allora un po’ distratti al convegno dedicato alle «Nuove sfide della sicurezza e della tecnologia: come proteggere i confini fisici e virtuali», nella sala del Circolo ufficiali della Marina della Spezia.
Ma Lolli, il «marinaio» che è stato al vertice del reparto piani e operazioni del Comando generale della Guardia Costiera, è appena all’inizio del ragionamento. Che riserva altre sorprese, soprattutto per chi si crogiola nelle certezze delle garanzie acquisite. «Parlare di sicurezza dei confini - riattacca Lolli - vuol dire parlare di sicurezza in mare. Oggi non ci sono più i sommergibili russi da controllare, mentre transitano o sostano al largo delle coste italiane. Oggi da monitorare ci sono i traffici civili, dove però il rischio di emergenze è sempre più elevato». L’attenzione dei presenti, fra i quali il sottosegretario Lorenzo Forcieri, l’ammiraglio Franco Paoli, comandante in capo dell’Alto Tirreno, e il generale Giuseppe Valotto, presidente del Centro alti studi della Difesa, sale al massimo quando si tocca il tasto dei pericoli possibili, se non addirittura probabili per il nostro territorio, provenienti dal mare: «Oggi dobbiamo affrontare rischi nuovi - insiste l’ammiraglio di Capitaneria -. Ci sono minacce a cui dobbiamo fare fronte con nuove tecnologie e con nuovi concetti. Dall’immigrazione al terrorismo, è su questo che si concentra il controllo. Lo dico perché conosco i rischi. Parlo del piano dei terroristi islamici perché sono cose che conosco bene, lo dico perché l’ho visto. Quella petroliera sarebbe arrivata fino a piazza San Marco». Non c’è più bisogno di sollecitare la frequentazione in sala, chi era uscito nei corridoi rientra in fretta. E non si perde l’epilogo: «Sono tanti i vettori a rischio per questa nuova forma di minaccia, pensate al caso Achille Lauro» tuona Lolli, che sembra quasi oltrepassare i confini del convegno per rivolgersi al governo. E aggiunge: «Oggi da un porto partono navi passeggeri con oltre tremila persone. Noi possediamo la tecnologia, unica al mondo, per controllare e monitorare il traffico di ogni mezzo che passa nella nostra zona di competenza, li vediamo come le torri di controllo vedono gli aerei. Ma in mare è un’altra faccenda, è molto più complesso. Dobbiamo sapere in tempo reale chi sono e dove vanno, ad ogni nave corrisponde una scheda, chi c’è a bordo e cosa trasporta».
Sì, c’è il sistema di reti radar seguite da una sala operativa nazionale, che è un autentico fiore all’occhiello; ci sono uomini meravigliosi che scrutano l’impercettibile. Ma non basta. E far finta di non vedere - fa capire Lolli - è quasi più pericoloso di qualsiasi petroliera lanciata contro la basilica di San Marco.

Fonte:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=214489&START=0&2col=



Cordialmente...............
Pippo Caminiti (Furci- Blog)

Tasse in vista per siti e blog

Polemica per nuova legge editoria

Tassare anche internet: l'articolo 7 del disegno di legge sull'editoria prevede infatti l'iscrizione obbligatoria al Roc, il registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet. E il popolo della Rete si ribella. Portavoce delle proteste, manco a dirlo, Beppe Grillo.

Il noto blogger e animatore del Vaffa day ha nel mirino il ddl del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi che riordina il settore dell'editoria. Ma non c'è solo Beppe Grillo. Già una parte della maggioranza (Verdi, Di Pietro e comunisti in testa) che chiede emendamenti al provvedimento che mercoledì inizierà il suo iter alla Commissione Cultura della Camera, proprio con un'audizione di Levi. Grillo sostiene che il testo è stato scritto ''per tappare la bocca a Internet'' e a suo avviso se dovesse passare chiuderebbe il 99% dei siti. Non il suo: ''Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia. Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico''.

Gli risponde con una lettera lo stesso Levi, spiegando che con il provvedimento ''non intendiamo in alcun modo né tappare la bocca a Internet né provocare la fine della Rete. Non ne abbiamo il potere e, soprattutto, non ne abbiamo l'intenzione. Ciò che ci proponiamo è semplicemente di promuovere la riforma di un settore, quello, per l'appunto, dell'editoria, a sostegno del quale lo Stato spende somme importanti, che è regolato da norme che si sono succedute in modo disordinato nel corso degli anni e che corrispondono ormai con grande fatica ad una realta' profondamente cambiata sotto la spinta delle innovazioni della tecnologia''.

E aggiunge: ''Siamo consapevoli che, soprattutto quando si tratta di internet, di siti, di blog, la distinzione tra l'operatore professionale e il privato può essere sottile e non facile da definire". Già, e allora a chi spetterà decidere?. La risposta di Levi: "Nella legge affidiamo all'Autorità Garante per le Comunicazioni il compito di vigilare sul mercato e di stabilire i criteri per individuare i soggetti e le imprese tenuti ad iscriversi al Registro degli Operatori''. Ma anche la stessa Agcom esprime perplessità il commissario Nicola D'Angelo, che invita a ''contemperare le esigenze di garanzia con la libera apertura della rete''. Altrimenti, conclude, ''finirà che i blog si faranno dall'estero''.

Fonte:

http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo384414.shtml

Tasse, ecco la vera finalitá dell' operazione !
E cosí sia.........vuol dire che continueró dalla Germania a tener su il mio blog, almeno fin quando l' Italia diverrá piú civile e vivibile.

Cordialmente.........
Pippo Caminiti (Furci-Blog)



Sull' Etna nevicava



Webcam Sommitale, ore 10:00 del 28/10/2007
(C) INGV Catania

Finanziaria,abolizione Stretto Messina costa 4-500 mln-Di Pietro

venerdì, 19 ottobre 2007 6.10



ROMA, 19 ottobre (Reuters) - L'emendamento approvato ieri in commissione Bilancio al Senato al decreto legge collegato alla Finanziaria che prevede la soppressione della Società Stretto di Messina costerà complessivamente allo Stato, fra bilanci della società e penali, circa 4-500 milioni.

Lo ha detto oggi a Napoli il ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro, come confermato da un portavoce.

L'emendamento è fra quelli presentati al decreto dal relatore di maggioranza, il verde Natale Ripamonti, e prevede - oltre all'abolizione della società, l'istituzione di un'autorità che vigili sull'area.

"Sono stati persi 400-500 milioni di euro. Abbiamo fatto una furbizia", ha detto ironicamente Di Pietro.

Già nelle scorse settimane Di Pietro aveva sostenuto la tesi che sopprimere la società non fa cadere automaticamente i rischi di possibili pendenze, perché invece dell'amministratore sarebbe il liquidatore a dover pagare le penali per la mancata realizzazione dell'opera.

Oggi Di Pietro ha detto che alla società Stretto di Messina sono già andati 150 milioni per il progetto preliminare del ponte e la realizzazione di tre gare.

"I vincitori di queste gare avranno stanotte brindato a champagne visto che senza spostare un muratore né una cazzuola di cemento intascano un guadagno del 10% per violazione contrattuale e senza pagarci nemmeno le tasse", ha aggiunto spiegando che la penale è di circa 300 milioni.

Il contratto per il Ponte sullo Stretto è stato aggiudicato dalla società Impregilo (IPGI.MI: Quotazione, Profilo) che dal 2006 l'ha iscritto nel proprio portafoglio ordini per un valore di 1,7 miliardi.

"L'Italia dei Valori ha espresso contrarietà rispetto a questa soluzione che impone una spesa enorme per il risarcimento del danno alle imprese vincitrici delle gare raggiungendo un obiettivo che era già stato raggiunto, quello di non fare il ponte sullo Stretto. Ci sembrava migliore la soluzione da noi proposta che manteneva l'impegno a non realizzare il ponte senza però spendere una lira e anzi indirizzando le risorse destinate a questa opera per altri interventi nelle stesse regioni, la statale Jonica, la realizzazione di tre tratte metropolitane a Palermo, Catania e Messina, l'autostrada per Agrigento", ha aggiunto il ministro.

© Reuters 2007. Tutti i diritti assegna a Reuters.

venerdì 19 ottobre 2007

Il Governo vara la Internet Tax

Roma - Questa minaccia era proprio sfuggita agli occhi di Punto Informatico e, purtroppo, anche a quelli di molti altri. Ma non è sfuggita a Valentino Spataro, curatore di Civile.it, che in un editoriale appena pubblicato avverte tutti del siluro sparato dal Governo contro la rete in pieno agosto e approvato formalmente dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 ottobre.

La novità è presto detta: qualsiasi attività web dovrà registrarsi al ROC, ossia al Registro degli operatori di Comunicazione, se il disegno di legge si tradurrà in una norma a tutti gli effetti. Registrazione che porta con sé burocrazia e procedure.

Il testo parte bene, spiega che "La disciplina prevista dalla presente legge in tema di editoria quotidiana, periodica e libraria ha per scopo la tutela e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione affermato dall'articolo 21 della Costituzione e inteso come libertà di informare e diritto ad essere informati".

Bene, anche perché esplicita che si parla di editoria e non, ad esempio, di pubblicazioni spurie prive di intenti editoriali, come può esserlo un sito personale. Il problema, come osserva Spataro, è che poi il testo si contraddice quando va a definire cosa è un prodotto editoriale.

Una definizione che chi legge Punto Informatico da almeno qualche anno sa essere già oggi molto spinosa e che, con questo disegno governativo, assume nuovi inquietanti connotati:

"Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso" (art 2, comma 1).
Chi avesse ancora dei dubbi su cosa sia prodotto editoriale può leggere il comma seguente del medesimo articolo, che stabilisce cosa non è prodotto editoriale:
"Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico".
Chi ritenesse che questa definizione non si applichi, per esempio, al proprio blog personale dove pubblica di quando in quando un post, dovrà ricredersi passando al comma successivo dell'articolo 2, il terzo comma, che recita:
La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi.
Il Governo, nel redigere questo disegno di legge, non si è dimenticato, peraltro, dei prodotti editoriali integrativi o collaterali che sono quei prodotti, compresi quelli discografici o audiovisivi, che siano "diffusi unitamente al prodotto editoriale principale".

Rimarrebbe una scappatoia, quella delle pubblicazioni, on e off line, che sono sì di informazione o divulgazione, o formazione o intrattenimento, ma non sono a scopo di lucro. Rimarrebbe se solo il Governo non ci avesse pensato. Ed invece dedica alla cosa l'intero articolo 5:
"Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L'esercizio dell'attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative".
Un paragrafo che dunque non lascia scampo ai "prodotti" non professionali, lasciando forse, ma è una questione accademica, un micro-spiraglio a chi non ottiene o non cerca pubblicità di sorta sulle proprie pubblicazioni.

Qualcuno potrebbe pensare che il solleone ad agosto abbia giocato brutti scherzi. In realtà all'articolo 7 viene raccontato il motivo del provvedimento. Con espresso riferimento a quanto pubblicato online, si spiega che l'iscrizione al ROC serve "anche ai fini delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa".

Senza contare la montagna di introiti extra che il Registro otterrebbe con questa manovra, ne consegue che la giustificazione che viene addotta a questo abominio nuovo provvedimento sia la necessità di tutelare dalla diffamazione. Come se fino ad oggi chiunque avesse avuto mano libera nel diffamare chiunque altro. Il che non è, tanto che più volte siti non professionali e altre pubblicazioni online, anche del tutto personali come dei blog, e anche senza alcuna finalità di lucro, si sono ritrovati coinvolti in un processo per diffamazione.

"Potessero, - conclude Spataro - chiederebbero la carta d'identità a chiunque parla in pubblico. Su internet il controllo è più facile. E imporre procedure burocratiche per l'apertura di un blog sarà il modo migliore per far finire l'internet Italiana".
Vista l'enormità di quanto sta producendo questo Governo, visto anche l'impegno profuso da Punto Informatico e da decine di migliaia di utenti negli anni scorsi per cercare di tenere lontani dalla rete i tentacoli del controllo editoriale tradizionale, mi sembra doveroso lasciar qui alcune righe.

Ci troviamo dinanzi ad un provvedimento che non andrà lontano. I suoi scopi sono altri, i primi articoli del testo sono scritti malissimo: verranno riscritti, è facile prevederlo, forse persino prima che il New York Times titoli qualcosa tipo "Italia nel Medioevo" come fece quando fu approvata la legge sulle staminali.

La dimensione macroscopica dell'errore del Governo è tale, e capace di nuocere alla rimanente parte del disegno di legge, che con un colpo di bianchetto verrà consegnato all'oblìo nel più rigoroso silenzio mediatico. Presto non ne sentiremo più parlare. È già successo, si può aver fiducia che accada di nuovo.

Il punto è, evidentemente, un altro.

Sopravvivere al numero di oggi di Punto Informatico non è facile, richiede quella stessa capacità di controllo di quando si versano le imposte nelle mani della casta perché ci faccia ciò che crede: c'è Marco Calamari che fa il punto su come le diverse leggi sulla pedopornografia negli ultimi 8-10 anni abbiano provocato una compressione delle libertà individuali, c'è Valentino Spataro che spiega a tutti come sia capitato che il Governo abbia imposto una tassa (e una serie di procedure) in capo a qualunque pubblicazione online di qualsiasi genere anche senza finalità di lucro, e c'è Francesco Rutelli che fa sapere, vivaddio, di non poterne più, lui, di Italia.it.

Come dicevo, sopravvivere è difficile. In un solo giorno vengono condensati i risultati di fallimenti plateali e costosi, sia in termini economici che di libertà individuali, nati dalla ostinata ignoranza di chi alberga nella stanza dei bottoni, ignoranza almeno riguardo alle cose della rete, volendoci limitare a quelle.

Quando andavo a scuola e sbagliavo una frase importante in una versione di greco, il mio insegnante non mancava mai di metterci sotto due righe a penna con due o persino tre "x rosse", e di conseguenza abbassava in modo sostanziale il voto finale che assegnava alla mia traduzione. Non contento, le correzioni si eseguivano sempre tutti insieme pubblicamente, ognuno cosciente e informato degli errori degli altri.

Nel caso del Governo, una penna rossa riscriverà quegli articoli ma nessun brutto voto verrà emesso. Chi è riuscito a scrivere quegli obbrobri non dovrà ammettere il proprio errore, né sarà chiamato a risponderne. Il Consiglio dei ministri che ha letto e approvato quel testo non verrà certo messo in croce per l'irresponsabilità dimostrata e l'allarme inutilmente causato. Nessuno dirà nulla a quegli esponenti governativi che parlano di riforma eccellente.

Così vanno le cose in Italia. L'unica speranza è che noi si possa continuare a raccontarle. Passi l'essere italiani, ma non ci ridurremo certo ad agire come omertosi pattalorrinchiti.

Paolo De Andreis
il blog di pda

Fonte:
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327

Con questa legge, gentili lettori, l' Italia supererá l' Eritrea ed andrá al posto 170 ! Nella classifica "libertá di stampa".

Meglio "ri-emigrare" !

Cordialmente.........."senza parole"
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

Rutelli: ok, Italia.it si può chiudere

Roma - Il più costoso e fallimentare progetto web mai varato dal Governo, Italia.it, potrebbe presto chiudere i battenti. Lo ha fatto capire nelle scorse ore il vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli, racconta Corriere.it.

Rutelli parlava ad un incontro del Comitato nazionale per il turismo, nel quale se l'è presa con gli errori e i problemi di cui soffre il costosissimo portalone, sbottando: "Facciano qualcosa, altrimenti è meglio lasciar perdere".

Un clamoroso cambio di rotta. Basti pensare che lo scorso luglio, nemmeno tre mesi fa, il Ministro aveva annunciato che alla BIT 2008, la Borsa del Turismo prevista per il prossimo febbraio, Italia.it avrebbe avuto una seconda occasione di riscatto. Ora la retromarcia, comprensibile: non solo Italia.it continua a proporre clamorosi errori a chi lo frequenta, come hanno fin qui inutilmente denunciato più volte gli operatori del turismo, ma è anche usato pochissimo dagli utenti Internet. Con tutti i suoi notevoli limiti, un servizio di misurazione come Alexa.com considera il portale del turismo un sito dal traffico scarsissimo.

Che il vicepresidente del Consiglio avesse sperato in un possibile risollevamento di Italia.it è palese: lo scorso marzo aveva annunciato via YouTube in lingua inglese la nascita del sito, proprio mentre partiva il Comitato che avrebbe dovuto trovare il modo di dare un senso alle decine di milioni di euro impegnati su Italia.it.

Siamo alla chiusura dunque? È presto per dirlo, Rutelli non è ancora arrivato ad una decisione definitiva e molte dovranno essere le teste da consultare prima di optare per la chiusura. Sebbene questa appaia inevitabile, il vero problema sembra risiedere nel cosa accadrà dopo.

Molti denari pubblici sono stati buttati impegnati in Italia.it. Del totale di quelli previsti si parla di 35,9 milioni di euro effettivamente investiti. Un quadro aggravato anche dal fatto che, come ben sanno i lettori di Punto Informatico, mentre Italia.it veniva costruito, le Regioni, pur coinvolte in Italia.it, sviluppavano anche un Portale Interregionale che non solo non ha mai visto la luce ma, nonostante gli stanziamenti (13 milioni di euro), non sembra destinato a vederla mai.

L'unica speranza, si legge oggi in rete, è che se Italia.it verrà chiuso ciò possa avvenire con decisioni pubbliche e trasparenti, che consentano a tutti di capire cosa, come, quando e perché è accaduto. Fin qui, infatti, qualsiasi richiesta di trasparenza da parte di migliaia di utenti Internet è stata rispedita al mittente dal Governo.

Fonte: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092383


E allora, gentili lettori di Furci-Blog ed altri blogs e siti della riviera Jonica, che ne pensate delle "nostre" informazioni ?
Noi lo facciamo per passione, i nostri "prodotti" costano poco o sono addirittura gratis, non speperiamo soldi della Comunitá (tasse).
Continuate a leggerci e, scriveteci pure, partecipate a rendere i siti e blogs del comprensorio Jonico piú ricchi di notizie ed informazioni, spediteci emails con informazioni sulle vostre cittá, paesi, regioni.....non importa se vivete in Italia o all' estero.

Cordialmente..........anche in questa occasione
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

giovedì 18 ottobre 2007

Afghanistan, la guerra che non ci fanno vedere

Afghanistan, la guerra che non ci fanno vedere

Poliziotti afghani uccisi dai talebani
Video, fotografie esclusive dei nostri soldati in azione e testimonianze denunciano l’altra faccia dell’Afghanistan. Un servizio di Fausto Biloslavo pubblicato sul numero di Panorama domani in edicola racconta la storia vera del conflitto che i soldati italiani combattono tutti i giorni contro i talebani. Il tutto è documentato da questi video pubblicati in esclusiva su Panorama.it.

Le immagini dell’aspirante kamikaze catturato a Herat, sede del comando del generale Fausto Macor, prima di farsi esplodere

L’attentato del 14 maggio ai nostri soldati

Le proteste di piazza contro gli americani e gli ebrei nell’Afghanistan occidentale

E ancora filmati con i sequestri delle armi che secondo le autorità afghane vengono dall’Iran, l’arresto dei trafficanti di droga,la resa di una quarantina di talebani nella provincia di Badghis sotto controllo italiano.

I nostri militari, in particolare i corpi speciali (dal 9° Col Moschin, ai Comsubin della Marina fino ai Ranger degli alpini paracadutisti e i baschi amaranto del 185° reggimento della brigata Folgore) sono in prima linea.
Le testimonianze raccolte alzano il velo sul conflitto che non si deve raccontare. Imboscate, azioni per salvare reparti afghani e unità americane accerchiate, richieste di appoggio aereo sono il pane quotidiano dei corpi speciali nella provincia di Farah. Non mancano gli accordi sotto banco, che secondo fonti afghane a Herat e Shindand, gli italiani hanno stretto con tribù filo talebane. Nell’Afghanistan occidentale, dove il nostro contingente conta oltre mille uomini, si annidano anche cellule di Al Qaida. E i talebani, che si finanziano con il traffico di oppio, compiono orribili rappresaglie tagliando a pezzi i figli di chi accetta gli aiuti degli italiani.
Guarda tutti i VIDEO

Fonte:
http://blog.panorama.it/mondo/2007/10/18/afghanistan-la-guerra-che-non-ci-fanno-vedere/


Furci-Blog informa anche su questi argomenti, non solo su Furci.


mercoledì 17 ottobre 2007

Truffe telematiche



17 ottobre 2007


Phishing, a Milano la prima condanna

Arriva dal tribunale di Milano la prima condanna inflitta in Italia per phishing, la truffa realizzata sottraendo i codici della carta di credito o del bancomat via mail o con altri sistemi telematici. A pronunciare la sentenza – con rito abbreviato – è stata il gup Caterina Interlandi, che ha condannato un ventitreenne residente a Varese a due anni e otto mesi di reclusione, oltre a mille euro di multa e al risarcimento di 10mila euro per danni di immagine a favore di CartaSì.
Proprio la società – che figurava come mittente degli sms truffaldini – con una denuncia della primavera dell'anno scorso aveva fatto partire le indagini della polizia postale.
La condanna ha stupito l'imputato, che, con i proventi dei suoi raggiri, aveva fatto shopping su internet per circa 800 euro. «L'ho fatto un po' per scherzo – avrebbe detto ai magistrati durante le indagini –: non pensavo che avrebbero abboccato in tanti». Invece, in molti si sono lasciati fuorviare dagli sms che, secondo il pm Francesco Cajani, il condannato, appassionato di informatica, aveva acquistato e poi spedito da gennaio a giugno dell'anno scorso da un sito internet. I messaggi invitavano a chiamare un numero telefonico (indicato come di servizi interbancari) per accertare il probabile uso fraudolento della propria carta di credito. Ma quando i truffati chiamavano, rispondeva loro un messaggio automatico, predisposto sempre dal ragazzo, che chiedeva di inviare i codici di carta di credito. Codici che venivano usati per fare spese.

Fonte:

http://www.ilsole24ore.com/

Quindi cari Concittadini, mai inserire dati sensibili, come codici, pin, via email o via SMS o via telefono, le Poste, le banche etc. non richiedono MAI cose del genere.

Cancellate le emails sospette, o ancor meglio, fatele pervenire alla polizia postale.

Cordialmente.......ed attenzione...
Pippo Caminiti (Furci-Blog)



Ci spostiamo a Milano, articolo di Pierluigi




Da chi nasce la vera (in) sicurezza???
Dai politici.

Prendiamo esempio da quanto accaduto a Milano la scorsa settimana.

Un consigliere della maggioranza ha proposto al Comune di istituire un corpo di vigilanti davanti alle scuole composto da militari in congedo (polizia, carabineri, esercito, vigili. finanza ecc.) regolarmente registrati nelle varie associazioni di categoria.
Il sindaco (che non ama alcun tipo di divisa o uniforme che non siano i fazzoletti dell'ANPI) ha nicchiato.
Il vice-sindaco, che attualmente sta facendo una campagna a favore di una maggior sicurezza per i cittadini,
(sono 22anni che siede in consiglio e solo da un mese si è accorto che a Milano c'è la criminalità)
si è espresso a favore dell'iniziativa che tra l'altro al comune sarebbe costata praticamente nulla trattandosi di volontari al massimo il costo di un'assicurazione e qualche biglietto del tram ma l'iniziativa è stata bocciata.
I tre rappresentanti dei verdi, i due della lista Ferrante (di cui fa parte la Milly Moratti e Fo), i tre di Rifo si sono detti contrari.
Contrari si sono espressi anche i rappresentanti dei centri sociali (pur non avendo alcun diritto al voto si esprimono liberamente) e naturalmente il noto pregiudicati Farina, capo storico del Leonka ed ora deputato in Parlamento.

Quindi non se ne farà nulla ma non perche la maggioranza sia contraria (3/4 avrebbe votato a favore) ma perche la "maggioranza" ha deciso di non mettersi a discutere con l'esigua minoranza onde evitare attriti che potrebbero compromettere l'Expo 2015 a cui il sindaco tiene più della sua stessa vita.

I cittadini milanesi continueranno a vivere "pericolosamente" grazie al calabraghismo di un comune che si definisce di centro-destra e, teoricamente, lo sarebbe a larga maggioranza.

Le forze dell'ordine sono insuffcienti, mal equipaggiate e fanno turni stressanti, la "polizia locale" conta come il due di briscola, prostituzione e spaccio dilagano come funghi, le strade sono sempre più insicure e stendo un velo pietoso su furti e scippi ma i militari in congedo non li vogliono per salvare un expò che neppure è sicuro sarà data a Milano.

Milano è governata dalla CdL da 12anni e in 12 anni per la sicurezza dei cittadini si è fatto poco o nulla.
I centri di cultura islamici continuano a sfornare futuri terroristi, lo spaccio a cielo aperto è una simpatica abitudine in ogni angolo della città.
La prostituzione maschile, femminile e minorile per le strade dilaga.
Dopo le h.20 la maggior parte dei mezzi pubblici è sconsigliata per l'alta criminalità e malaeducazione di cui è infestata ma nuove inziative non se ne prendono per non scontentare l'estrema sinistra.

Sono il primo a sostenere che sorveglianti con più di 60anni di età non sono il massimo ma sicuramente sarebbero un forte deterrente non fosse altro per l'esperienza accumulata in tanti anni di servizio.
Prevenire è sempre meglio che reprimere ma pare che a Milano da quest'orecchio non vogliano sentire.
Pierluigi.

Classifica mondiale della libertà di stampa

Reporters sans frontieres: cresce la repressione su Internet


L’Eritrea sostituisce la Corea del Nord all’ultimo posto della classifica mondiale della libertà di stampa diffusa da Reporters sans frontieres mentre l’Islanda sostituisce la Finlandia in testa. L’Italia assieme agli altri membri del G8 (Russia esclusa) migliora il suo posto e si colloca in 35/ma posizione sui 169 paesi che la sesta edizione della classifica redatta dall’organizzazione per la tutela dell’informazione e dei giornalisti ha preso in considerazione.

Internet occupa invece un posto sempre più importante nei tentativi di colpire la libertà di espressione e molti paesi sono retrocessi proprio per questi interventi censori. Almeno 64 persone - spesso blogger, che vengono minacciati tanto quanto i giornalisti, scrive Rsf - sono in prigione in vari paesi per essersi espressi liberamente sulla rete. La Cina, con 50 persone imprigionate, mantiene la testa di questa triste graduatoria, che comprende anche Malesia , Thailandia, Vietnam ed Egitto.
Più in generale, Eritrea, Corea del Nord, Turkmenistan, Iran , Cuba, Birmania e Cina rappresentano l’area più nera per la libertà di stampa e più difficile per chi lavora nel settore. Al di fuori dell’Europa - che ha 14 paesi in testa alla classifica - non c’è alcuna regione al mondo risparmiata dalla censura o da fatti di violenza contro i giornalisti. Tra i peggiori vi sono sette paesi asiatici, cinque africani, quattro del medio-oriente, tre appartenenti all’ex Unione sovietica e uno nel continente americano, Cuba.

Fonte:

http://blog.panorama.it/mondo/2007/10/17/reporters-sans-frontieres-cresce-la-repressione-su-internet/

Sembra proprio che Furci Siculo voglia raggiungere (da solo) posizione 170 !

Cordialmente.........non come sempre :-)

Pippo Caminiti (Furci-Blog)

Servizio fotografico alla fine del blog

DA SOGNO AD INCUBO

martedì 16 ottobre 2007

Per chi non lo sapesse, la Polizia di Stato informa !

La querela

La querela è prevista dagli artt.336 e 340 del Codice di Procedura Penale e riguarda i reati non perseguibili d’ufficio per i quali invece è prevista la denuncia.

Si tratta della dichiarazione con la quale la persona che ha subito il reato (o il suo legale rappresentante) esprime la volontà che si proceda per punire il colpevole.

Non sono previste regole particolari per il contenuto della querela; è necessario però che ci sia la descrizione del fatto-reato, e che risulti chiara la manifestazione di volontà del querelante che si proceda in ordine al fatto e se ne punisca il colpevole.

Nella scheda si trovano le domande tipo che più frequentemente ci vengono poste negli Uffici di polizia dai cittadini.

Chi la può presentare?

La persona offesa o il suo avvocato

A chi rivolgersi?

In Italia: a un pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria
All'estero: a un agente consolare

Quali sono i termini per la presentazione?

Entro 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che costituisce il reato.

Entro 6 mesi per reati contro la libertà sessuale (violenza sessuale o atti sessuali con minorenne)

Come può essere presentata?

- In forma orale, in questo caso il pubblico ufficiale scriverà un verbale
- In forma scritta
- può essere recapitata anche tramite un incaricato o spedita per posta con raccomandata. In questi casi deve essere autenticata la firma. Anche per la raccomandata?
- In caso di flagranza per i reati che prevedono l'arresto obbligatorio o facoltativo, può essere resa una dichiarazione orale ad un agente di polizia giudiziaria presente sul luogo

Cosa deve contenere la querela?

La descrizione del fatto-reato con eventuali notizie circa l'autore e circa le prove
La chiara manifestazione di volontà del querelante perché il colpevole sia punito.
La sottoscrizione del querelante o del suo avvocato

Chi può richiedere la ricevuta di presentazione di querela?

Possono richiederla il querelante o il suo avvocato

E’ possibile ritirare la querela?

Il querelante o il suo avvocato possono ritirare (remissione) la querela precedentemente proposta, dandone notizia in forma orale o scritta all'autorità o all'ufficiale di polizia giudiziaria

La remissione di querela può avvenire anche in forma tacita, quando accadono fatti palesemente contrari

alla volontà di persistere nella querela.

La querela proposta per alcune ipotesi di violenza sessuale o atti sessuali con minorenni è irrevocabile.

Attenzione
Perché la querela sia archiviata la remissione deve essere accettata dal querelato che, se innocente, potrebbe avere invece interesse a dimostrare, attraverso il processo, la sua completa estraneità al reato.


Fonte: http://www.poliziadistato.it/pds/cittadino/denunce/querela.htm

Cordialmente...............anche con gli artt.336 e 340 del CPP

Pippo Caminiti (Furci Blog)

Il mondo d' acqua di Frank Schätzing

Una cronaca del mare e delle nostre origini. Una storia che Frank Schätzing aveva sempre desiderato raccontare a se stesso e a noi lettori. Una storia che inizia 13 miliardi e 700.000 anni fa, quando lo spazio-tempo e la materia si sono dilatati all’improvviso, già saturi dei principali componenti dei soli, dei pianeti e degli oceani futuri. Questo libro non è soltanto un saggio e nemmeno un manifesto che voglia diffondere un messaggio: è piuttosto un thriller, perché la storia della Terra in queste pagine diviene un racconto appassionante e costellato di sorprese e colpi di scena. Il viaggio a ritroso di Schätzing inizia da quei tre secondi di vita del giovane universo che sono passati alla storia della scienza come il Big Bang: prima di allora non esistevano il tempo e nemmeno l’universo. Da lì in avanti sono accadute così tante cose e con una tale velocità come in un film accelerato: lo spazio e il tempo hanno iniziato e continuato a espandersi, l’universo si è raffreddato, è nato l’atomo di idrogeno, la luce si è diffusa consentendo alla materia di appallottolarsi in strutture durevoli, sono comparse le stelle e dalle fusioni interne a quelle fornaci si sono formati carbonio, elio e ossigeno. Così, racconta Schätzing con grande stile e leggerezza, dalle successive esplosioni e dall’incontro tra la massa di gas stellare con le pigre nuvole d’idrogeno, questo elemento incontra per la prima volta l’ossigeno. Le due sostanze si uniscono e si formano le prime molecole di un tipo completamente nuovo: è l’acqua, origine liquida della vita sulla Terra, “nata soltanto perché il caso ha voluto che all’ossigeno mancassero due elettroni”. Acqua che giunge dagli abissi dello spazio: così per milioni di anni diluvia su una Terra che all’epoca ricordava la Luna, costellata di crateri. E da tutta quell’acqua nasce un oceano primigenio, privo di vita, bollente. Poi termina anche quell’era e inizia un nuovo ciclo di erosione e formazione delle terre che si protrae per milioni di anni. A questo punto siamo già più “vicini” a noi: “Terra in vista” - scrive l’autore – ed è a questo punto che “Miss Evoluzione si mette al lavoro”. Dopo avere entusiasmato i lettori con il Quinto giorno e Diavolo nella cattedrale Schätzing si conferma autore eclettico e originale con questa nuova narrazione sospesa tra il fantastico e lo scientifico che ritrae il mondo d’acqua come forse nessuno ha saputo fare in precedenza. Un libro che è davvero come un film, i cui attori sono cellule, zolle geologiche, onde acquatiche, forze gravitazionali, cacciatori e bestie intelligenti. Una lettura che avvolge e incanta, grazie alla capacità narrativa di Schätzing che riesce a tenere insieme tutto il disordine della creazione e restituircelo come se fosse la pellicola della nostra vita, il grande racconto del mondo acquatico sul pianeta Terra.

Fonte: http://www.zam.it/3.php?libro=9788842914914&id_autore=1469

Nuovamente online, tenetevi caldi :-)

Ecco cosa accade quando Giove si arrabbia e lancia fulmini e tutto viene lasciato al caso !

lunedì 15 ottobre 2007

Diritto al cuore

Vi inoltro l'iniziativa per il mese di ottobre di Emergency:
"Diritto al cuore", per sostenere l'ospedale di cardiochirurgia Salam di
Khartoum.
Si può inviare un sms del costo di 1 euro al 48587
Grazie a chi aderirà all'iniziativa e sarà così gentile nell'inoltrala ad
amici e conoscenti.
Buona Settimana
Sarah

mercoledì 10 ottobre 2007

Aggiornamenti Blog

Niente aggiornamenti per i prossimi giorni o mesi ???
Grazie ENEL, grazie Telecom Italia !

martedì 9 ottobre 2007

A 22 giorni dalla fine del sondaggio anonimo......

....si intravedono "cieli azzurri", simpatia e fiducia per il Dott. Parisi.
Ma.....tutto puó cambiare, sette mesi di tempo, sette mesi di duro lavoro, sette mesi o meno per formare una squadra imbattibile e, i concorrenti non dormono, quindi....rimanete "svegli" anche Voi.


Cordialmente........sempre piú fiducioso....
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

lunedì 8 ottobre 2007

Natura meravigliosa

Cliccare sulla foto per ingrandirla.

domenica 7 ottobre 2007

Anche i Vostri Elettori "preferiscono pesce fresco".....

.....vedi fotoCliccare sulla foto per ingrandirla

State tentando di rendere appetibile "pesce riciclato" !

Vi consiglio di ripensarci.
Almeno tre "pesci", se ne tornino in frigorifero.
"Campiati" un "branco" di pesci giovani e sani e, la Cittadinanza Ve ne sará grata.

Cordialmente........con limone.....
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

venerdì 5 ottobre 2007

BICI - COMUNALE

Cliccare sulla foto per ingrandirla

7 pedalano, 3 seduti nel cesto.
Ecco il futuro mezzo di trasporto della futura Amministrazione, tutti in sella a girare per Furci.
Sindaco e Consiglieri "mobili" e sempre vicini ai Cittadini, sempre vicini al Paese ed ai molteplici problemi.

Invece di star seduti in piazza ad "ammirare" e farsi "ammirare".

Cordialmente......con un pó d' ironia....
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

mercoledì 3 ottobre 2007

Caro (futuro) Sindaco, ti scrivo per suggerirti che........

é evidente che siamo alla frutta secca, bisogna quindi fare molto e piú per Furci ed i Cittadini.

Mi rivolgo al futuro Sindaco Dott. Bruno Parisi, senza mezzi termini, con cuore "anche se alquanto malandato", metta su una squadra efficiente al servizio dei Cittadini, cerchi il dialogo con tutti, ascolti le loro idee, le loro paure, metta prioritá per la realizzazione di progetti, faccia partecipe la comunitá.
Si ricordi che un Sindaco non é il padrone e, la Cittadinanza non é la sua serva o la mucca da mungere continuamente e da foraggiare soltanto poche settimane prima del voto.

Cosa si puó fare per mettere a sesto il Paese di Furci Siculo ?
Procurarsi finanziamenti, essere quindi attivi sia alla Regione che alla Comunitá Europea, evitare, se possibile, ragnatele varie dei vari "Onorevoli", presentare progetti realizzabili, che tengano conto dell' ambiente, come ad esempio una strada esclusivamente per mezzi pesanti, che scorra fuori dal centro abitato, qui dovrebbe essere molto sensibile la Comunitá Europea e, i Sindaci del Comprensorio dovrebbero parlare con "una voce".

Portare il metano anche da noi, finalmente.

Abbellire il Paese con altre aiuole, invece di incrementare i "gallinai", nel periodo estivo lasciare piú spazio per i bagnanti, invece di riempire la spiaggia di costruzioni avventurose e campi e campetti,
mettere a disposizione dei turisti ed indigeni servizi sanitari mobili (WC).

Pulire finalmente gli scarichi dell' acqua piovana, aggiustare la fogna e potenziarla, creare zone "di pace" per i Cittadini, educare gli stessi a rispettare l' ambiente.

La smetto a questo punto, altrimenti Le fará indigestione, non sará un' impresa facile, sará circondato dal proverbiale "muro di gomma", costruito da persone ben conosciute....ma lasciamo stare...

Le auguro di vincere le prossime elezioni, di avere un team di gente capace, preparata e disciplinata, pronta a fare sacrifici per il bene di tutti.

Non ho niente da dire al Dott. Balletta, solo....si metta il cuore in pace e, si goda la Sua Grotte.

Cordilamente....anche in questa occasione...
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

PS: Questo mio articolo é stato pubblicato su Jonionotizie.it e, qui sul mio Blog (il diavolo, per l' acqua Santa di Santisi) :-))))))

martedì 2 ottobre 2007

Ed io "zoppico" lentamente........;-) dietro gli altri !

Ed allora non mi rimane che fare una domanda di servizio al Dott. Parisi,
quando inizia la campagna........di vaccinazione contro l'influenza ?


Cordialmente......come sempre..
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

Guardie Mediche

Interassante il Telegiornale di Tele90 che potrete vedere e sentire qui:
Per coloro che posseggono ADSL
http://www.tele90.it/tg.asp?tg_id=454&video=adsl
Per coloro che posseggono il modem da 56Kb
http://www.tele90.it/tg.asp?tg_id=454&video=56kb


Cordialmente.....
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

Questa é una denuncia contro ignoti

Foto, Dicembre 2006Questo é anche un invito alle Forze dell' Ordine del comprensorio ad aumentare la vigilanza per far togliere il "vizio" a questi criminali dell' ambiente.
Qui si tratta di veri e propri attentati alla salute dei cittadini, questo scempio deve cessare !

Periodicamente, alle prime ore del mattino (come oggi), Furci viene invaso da una cortina asfissiante, una puzza di plastica bruciata mista ad altre esalazioni, che toglie l' ossigeno ai polmoni e che irrita gli occhi.

Fiducioso nella sensibilitá e senso del dovere delle Forze dell' Ordine,

cordiali saluti
Pippo Caminiti (Furci-Blog)

lunedì 1 ottobre 2007

Premiazione a Lecce

Ecco cosa ha "portato a casa" Antonio Stima :
Tre primi ed un secondo premio.
1° BLUE DIAMOND
1° LEOPARDSNAKESKIN
1° RED TURCHESE
2° PIGEON BLOOD
Antonio Stima con il Presidente della Giuria Solano e moglie.
La premiazione
La Giuria
Complimenti Antonio, fra due anni....si puó soltanto migliorare...4 primi posti :-))

NEWS & INFORMAZIONI dalla Riviera Jonica


Furci Siculo.net

Previsioni vento in Km/h, Jonio Meridionale

Da subito potrete seguire le previsioni del vento rilevate da un gravitello virtuale situato al largo della Costa Orientale Sicula con le coordinate 37,50N e 16,00E. Furci ha le coordinate 37,94N e 15,38E
Altra stazione meteo Capo Spartivento, serve a monitorare, insieme alla IONSEASW, il tempo al largo della Costa Orientale Sicula ed ha le coordinate 37,98N e 16,05E

Qui troverete, sempre a portata di mano :

PROGRAMMI, PROPOSITI, PROMESSE, PROPOSTE, PROPENSIONI.
Potrete controllare quanti punti del PROGRAMMA sono stati realizzati, come sono stati realizzati.
Potrete controllare cosa non é stato realizzato.

A.D. 2009, 21 Ottobre.
Siamo a quasi 2 anni dal cambiamento di redini, gli asini sono rimasti, oltre a qualche rattoppo, non si vede nulla !
Neanche i soldi per quache maschera antigas, viste le fughe permanenti della rete fognaria.
Si propaga fumo (gemellaggio), si sponsorizzano (sciala popolo),
si promette, non si mantiene, aria calda, non solo di scirocco.
Quanto hanno promesso ! Le "linee programmatiche" sono e rimarranno ben visibili qui sotto, fatevi un' idea autonoma.

A.D. 2010, 9 Aprile.
Gemellaggio, come se tutto dipendesse da questo "atto".
Spargono fumo fasullo, perché di arrosto non si vede nanche l' ombra.
Tutto viene lasciato all' abbandono, invece di alzare i deretani ed andare a cercare finanziamenti, se ne stanno a piangere "curcio" e a comunicare al "popolo bue" il solito ritornello: Non abbiamo soldi !

Buona fortuna !
Poveri disgraziati condannati a rimanere chiusi nel guscio della "perla dell' Jonio".....perché la perla se la sono giá fregata da tempo.