(C) Jugo
Il consumo moderato di caffè è un toccasana per gli anziani: poche tazze al giorno possono rivelarsi utili per mantenere una mente più fresca. Ad evidenziarlo è l'Aifa che, attraverso il suo bollettino online, prende in esame le conclusioni a cui è giunto lo studio europeo FINE (Finland, Italy, and Netherlands Elderly).
Durato la bellezza di dieci anni (dal 1990 al 2000), il FINE ha indagato sull'associazione tra consumo di caffè e declino cognitivo negli uomini anziani - 676 uomini sani nati tra il 1900 e il 1920 - provenienti da Finlandia, Italia e Paesi Bassi. La funzione cognitiva è stata valutata utilizzando il test Mini-Mental State Examination, evidenziando che gli uomini che consumavano caffè presentavano un declino cognitivo di 1,2 punti e gli uomini che non consumavano caffè presentavano un declino addizionale di 1,4 punti.
È stata osservata anche l'associazione tra il numero di tazze di caffè consumate e il declino cognitivo: il minore declino è stato osservato con un consumo di 3 tazze di caffè al giorno (0,6 punti). Questo declino è stato 4,3 volte inferiore rispetto al declino dei non consumatori. ''La caffeina - scrive l'Aifa - sembra essere il principale componente del caffè responsabile dell'associazione inversa tra consumo di caffè e declino cognitivo. Il consumo di caffeina è stato associato ad un rischio inferiore di malattia d'Alzheimer e può migliorare le funzioni cognitive come memoria, apprendimento, controllo e stato d'animo''.
Fonte:
http://www.jugo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=6797
Durato la bellezza di dieci anni (dal 1990 al 2000), il FINE ha indagato sull'associazione tra consumo di caffè e declino cognitivo negli uomini anziani - 676 uomini sani nati tra il 1900 e il 1920 - provenienti da Finlandia, Italia e Paesi Bassi. La funzione cognitiva è stata valutata utilizzando il test Mini-Mental State Examination, evidenziando che gli uomini che consumavano caffè presentavano un declino cognitivo di 1,2 punti e gli uomini che non consumavano caffè presentavano un declino addizionale di 1,4 punti.
È stata osservata anche l'associazione tra il numero di tazze di caffè consumate e il declino cognitivo: il minore declino è stato osservato con un consumo di 3 tazze di caffè al giorno (0,6 punti). Questo declino è stato 4,3 volte inferiore rispetto al declino dei non consumatori. ''La caffeina - scrive l'Aifa - sembra essere il principale componente del caffè responsabile dell'associazione inversa tra consumo di caffè e declino cognitivo. Il consumo di caffeina è stato associato ad un rischio inferiore di malattia d'Alzheimer e può migliorare le funzioni cognitive come memoria, apprendimento, controllo e stato d'animo''.
Fonte:
http://www.jugo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=6797
1 commento:
Il nostro vecchio medico di famiglia, che era anche cardiologo, affermava che 3 tazzine di caffè al giorno servivano come tonico cardiaco.
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