17 ottobre 2007 | ||
Phishing, a Milano la prima condanna |
Arriva dal tribunale di Milano la prima condanna inflitta in Italia per phishing, la truffa realizzata sottraendo i codici della carta di credito o del bancomat via mail o con altri sistemi telematici. A pronunciare la sentenza – con rito abbreviato – è stata il gup Caterina Interlandi, che ha condannato un ventitreenne residente a Varese a due anni e otto mesi di reclusione, oltre a mille euro di multa e al risarcimento di 10mila euro per danni di immagine a favore di CartaSì.
Proprio la società – che figurava come mittente degli sms truffaldini – con una denuncia della primavera dell'anno scorso aveva fatto partire le indagini della polizia postale.
La condanna ha stupito l'imputato, che, con i proventi dei suoi raggiri, aveva fatto shopping su internet per circa 800 euro. «L'ho fatto un po' per scherzo – avrebbe detto ai magistrati durante le indagini –: non pensavo che avrebbero abboccato in tanti». Invece, in molti si sono lasciati fuorviare dagli sms che, secondo il pm Francesco Cajani, il condannato, appassionato di informatica, aveva acquistato e poi spedito da gennaio a giugno dell'anno scorso da un sito internet. I messaggi invitavano a chiamare un numero telefonico (indicato come di servizi interbancari) per accertare il probabile uso fraudolento della propria carta di credito. Ma quando i truffati chiamavano, rispondeva loro un messaggio automatico, predisposto sempre dal ragazzo, che chiedeva di inviare i codici di carta di credito. Codici che venivano usati per fare spese.
Fonte:
Quindi cari Concittadini, mai inserire dati sensibili, come codici, pin, via email o via SMS o via telefono, le Poste, le banche etc. non richiedono MAI cose del genere.Cancellate le emails sospette, o ancor meglio, fatele pervenire alla polizia postale.
Cordialmente.......ed attenzione...
Pippo Caminiti (Furci-Blog)