Furci Siculo 05 agosto 2008
Oggetto: Seduta del Consiglio Comunale di Furci Siculo del 04 / 08 / 2008
Signor Caminiti,
Datosi che questa è la prima volta che Le scrivo, mi consenta di presentarmi a Lei ed a Tutti i lettori del BLOG ai quali faccio i miei migliori auguri per una vita serena e piena di buona salute.
Sono Ottavio Pavone, nato a Lizzano in provincia di Taranto, residente qui a Furci Siculo dal 1982.
Ho avuto il piacere di venire qui a Furci nel mese di giugno del 1973 e annualmente ci ritornavo.
Poi, nel 1982 ho preso domicilio definitivamente.
Da poco pensionato, ho un po’ di tempo libero.
Profittando della circostanza, ho assistito alla seduta del consiglio comunale del 04 .08.2008
In effetti, per me, è stata una seduta:
CALOROSA, D’ ASSORDANTE INCIVILTA’, DELUDENTE ED INCOERENTE E MORTIFICANTE.
Calorosa perché in sala, faceva un caldo torrido che aggiunto all’animosità del pubblico rendeva l’ambiente incandescente.
ASSORDANTE INCIVILTA’:
Com’è normale che sia, nel pubblico c’erano due fazioni : UNI e ALTRI.
Gli UNI, fazione a sostegno del Sindaco e della minoranza consiliare.
– Alcuni di essi, invece di stare zitti ed ascoltare borbottavano continuamente.
– Poi, puntualmente, ad ogni intervento a loro non gradito, cominciavano a commentare pesantemente ad alta voce.
– Da parte loro, si sono pure sentite igiurie con cori di BUOH… OH…OH…come se fossero in uno stadio e non in una sala consiliare.
– INSOMMA: ATTI D’INCIVILE INTOLLERANZA tali da costringere il Presidente del consiglio a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per ben 2 volte.
Gli ALTRI, fazione a sostegno della maggioranza consiliare.
Anche loro si sono manifestati per 2 volte per sottolineare con applausi ironici alcune incongruenze dette da consiglieri della minoranza consiliare.
Nulla di particolare se non una spontanea manifestazione con modi civili
DELUDENTE
Passato il periodo elettorale durante il quale per fini politici si dicono tante cose che poi il tempo stempera e tutto rientra nella normalità, credevo che LE COSE FOSSERO CAMBIATE PER IL BENE DEL PAESE.
INVECE NO.
Dalle elezioni ad oggi, LE COSE STANNO PEGGIO DI PRIMA.
Continuano le invettive, le insinuazioni, le false notizie, si mortifica il paese e la cittadinanza con beghe di basso profilo facendo credere chissà che cosa, CI SONO RANCORI VECCHI E NUOVI.
INCOERENTE
SI ACCENTUANO LE DIFFERENZE E SI FA FINTA DI CHIEDERE O DARE COLLABORAZIONE.
A CHI GIOVA? NON CERTO AL PAESE, E ALLORA?
Un esempio: durante la seduta, nel discutere il capitolato sul volontariato il Sindaco e la minoranza a suo sostegno, hanno rimproverato alla maggioranza consiliare i metodi con i quali si è arrivati a discuterne in aula dicendo loro che bastava che ne avessero parlato prima e non sarebbe successo niente.
La risposta verbale:” Ve ne avevamo parlato, poi e visto il vostro atteggiamento, abbiamo scritto.”
OSSERVAZIONE
Signori credete che così dicendo e facendo avete fatto bella figura? SICURAMENTE NO.
Solo qualche compiaciuto può darvi retta o ragione.
Chi ragiona un poco si domanda e vi domanda:
Visto e considerato che il Sindaco e chi lo sostiene hanno preso l’iniziativa senza contattare nessuno e
ammesso che il Sindaco o chi per lui, dopo l’iniziativa, non è stato contattato dalla maggioranza consiliare,
Perché avete avanzato la pretesa che doveva essere la maggioranza consiliare a contattare?
Nelle Istituzioni, correttezza vuole che sia chi prende l’iniziativa, prima di agire e divulgare la stessa, ad informare e sentire i pareri di chi si chiede collaborazione.
Non si possono mettere le parti davanti a fatti compiuti e dire poi: Perché reagisci? Potevi parlarne.
Se veramente si vuole la collaborazione, è al momento dell’iniziativa che si deve contattare chi di dovere.
Per il bene del paese, era un’occasione da non perdere. Peccato, è stata sciupata.
Mi viene il dubbio ch’è stata sciupata volontariamente e da questo dubbio la domanda: A CHI GIOVA?
PASSAGGIO MORTIFICANTE E AVVILENTE PER CITTADINI ATTENTI
DA QUI
Durante lo stesso dibattito, il sindaco a difesa del suo operato ha letto un passaggio della dichiarazione del nostro Presidente della Repubblica sul volontariato.
Benissimo, il testo del Presidente della Repubblica è apprezzabilissimo e condiviso.
Peccato però, come dice un noto politico nazionale” CHE CCCI AZZECCA?”
il Sindaco non ha letto, sentito o non ha voluto sentire quanto dichiarato dal Presidente del consiglio dando lettura della lettera di diffida e quanto dichiarato da altri consiglieri della maggioranza consiliare che non mettevano in discussione l’opera buona del volontariato.
Chi ha sentito e voluto sentire quello che si diceva, ha capito che il motivo del contendere era
la mancata adozione di provvedimenti a sostegno dell’Amministrazione e dei cittadini e non il volontariato.
LE DUE COSE SONO DISTINTE E DIFFERENTI L’UNA DALL’ALTRA.
Ho preso atto, però, che il gruppo di minoranza consiliare a sostegno del sindaco
“ da loro dichiarazioni in aula” una cosa la fa.: PENSA.
SI!!! Si!!! PROPRIO COSI’, PENSA.
Alla domanda del consigliere Lo Giudice: ” in campagna elettorale, avete sbandierato che c’erano lavoratori da utilizzare, perché non avete preso quelli?”
La risposta del consigliere Cordaro è stata: “PENSAVAMO, MA POI…”
Ad altra domanda: “perché non sono stati assunti quei provvedimenti previsti dalla legge a tutela dell’Amministrazione comunale e dei lavoratori?”
La risposta dell’ing. Crinò è stata: “CI AVEVAMO PENSATO…”
Visto i modi, contenuti e atteggiamenti, anch’io ci sto pensando.
E Voi FURCIOTI!!! CI PENSATE?
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