domenica 27 gennaio 2008
sabato 26 gennaio 2008
Take My Breath Away
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Riprendetevi dallo stress degli ultimi gioni.
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giovedì 24 gennaio 2008
Ripropongo la poesia di Pablo Neruda che ha letto Mastella al Senato
Profeticamente speditami dall' amico Carmelo Allegra "Melu u' pacciu" e da me pubblicata sotto il titolo "IL SILENZIO DEI FURCIOTI. PARLA..........................."
Che non si avveri un' altra profezia ? Vedremo !
LENTAMENTE MUORE CHI DIVENTA SCHIAVO DELL'ABITUDINE,
CHI NON CAMBIA LA MARCA,
CHI NON RISCHIA,
CHI NON PARLA A CHI NON CONOSCE.
LENTAMENTE MUORE CHI EVITA UNA PASSIONE.
MUORE LENTAMENTE CHI NON CAPOVOLGE IL TAVOLO,
CHI NON RISCHIA LA CERTEZZA PER L'INCERTEZZA PER INSEGUIRE UN SOGNO,
CHI NON PERMETTE ALMENO UNA VOLTA NELLE VITA DI FUGGIRE AI CONSIGLI SENSATI.
LENTAMENTE MUORE CHI NON VIAGGIA,
CHI NON LEGGE,
CHI NON ASCOLTA MUSICA,
CHI NON TROVA GRAZIA PER SE STESSO.
MUORE LENTAMENTE CHI DISTRUGGE L'AMOR PROPRIO,
CHI NON SI LASCIA AIUTARE,
CHI PASSA I GIORNI A LAMENTARSI DELLA PROPRIA CONDIZIONE.
LENTAMENTE MUORE CHI ABBANDONA UN PROGETTO PRIMA DI INIZIARLO,
CHI NON DOMANDA SUGLI ARGOMENTI CHE NON CONOSCE,
CHI NON RISPONDE QUANDO GLI SI CHIEDE QUALCOSA CHE CONOSCE.
EVITIAMO LA MORTE A PICCOLE DOSI, RICORDANDO SEMPRE CHE ESSERE VIVI RCHIEDE UNO SFORZO DI GRAN LUNGA MAGGIORE DEL SEMPLICE FATTO DI ESISTERE.
PABLO NERUDA
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mercoledì 23 gennaio 2008
Prodi riferisce alla camera dopo l'uscita di Mastella 1
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Prodi riferisce alla camera dopo l'uscita di Mastella 2
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Prodi chiede la fiducia:putiferio in parlamento!SENTITE :o !
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Psicologia: la stupida' infinita e inguaribile, ecco perche' e' utile
E' presente in ognuno di noi, e sempre più di quello che pensiamo. Psicologia: la stupida' infinita e inguaribile, ecco perche' e' utile. Secondo molti studiosi, ha in se' anche una funzione evolutiva: puo' farci compiere atti avventati che, però, possono portarci ad un nuovo progresso.
Roma, 21 gen. - (Adnkronos) - Infinita, contagiosa, spesso inguaribile. E' la stupidita' che ognuno di noi si porta dentro, ma che, secondo molti studiosi, ha in se' anche una funzione evolutiva: puo' farci compiere atti avventati, errori che, se riconosciuti, possono portarci ad un nuovo progresso, ad una nuova conoscenza. ''In quanto atteggiamento irrazionale, consente all'uomo di accettare sfide che normalmente non accetterebbe. E la deviazione dalla stupidita' porta alla genialita' e all'invenzione di soluzioni innovative'' spiega Francesco Betti, autore de 'Le strategie della stupidita'' che, insieme ad un prestigioso team di esperti, affrontano nell'ultimo numero di 'Focus' tutti i risvolti di questa forza irrazionale e imprevedibile.
''Due cose sono infinite: l'universo e la stupidita' umana, ma riguardo all'universo ho ancora dei dubbi''. Cosi' Albert Einstein definiva un problema tanto antico quanto irrisolto. Un problema a cui il mensile Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Sandro Boeri ha deciso di dedicare nel nuovo numero un'inedita indagine per scoprirne le origini, attraverso l'esperienza di studiosi che hanno condotto ricerche a riguardo. Secondo molti esperti, l'uomo porta in se' la stupidita' da sempre, il primo fu proprio Adamo, che per un frutto perse il paradiso. Ma cosa si intende per stupidita'?
Di certo non l'opposto di intelligenza, poiche' anche gli intelligenti possono compiere azioni da stupidi senza accorgersene o ammetterlo a se stessi. Una definizione della stupidita' arriva dallo storico ed economista Carlo Cipolla: una persona stupida e' quella che causa un danno a un'altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per se', o addirittura subendo una perdita. ''La nostra vita e' punteggiata da perdite economiche, di tempo o di energie. -dice lo studioso- E la causa sono le improbabili azioni di qualche assurda creatura, che nei momenti piu' impensabili ci provoca danni, per di piu' non guadagnandoci nulla in cambio''. Ma, solo alcuni sono stupidi?
In realta' no, dicono gli esperti. Forse lo siamo proprio tutti. Secondo Gianfranco Livraghi, ricercatore e autore de 'Il potere della stupidita'', ''si tende ad etichettare come stupidi tutti i comportamenti che non rientrano nei nostri schemi mentali ordinari. Ma pensare che solo gli altri siano stupidi e' un circolo vizioso. In ognuno di noi c'e' un fattore di stupidita' che e' sempre maggiore di quello che pensiamo''. Dunque la stupidita' non e' una prerogativa solo di alcune persone. Il problema e' che difficilmente ci si rende conto di esserlo.
Questa ''nemica invincibile'' e' stata a lungo studiata per capire davvero da cosa provenga. ''In ambito clinico la stupidita' e' la malattia peggiore, perche' e' inguaribile'' spiega Luigi Agnolli, docente di psicologia della comunicazione all'universita' di Milano-Bicocca. Che aggiunge: ''Lo stupido e' portato a ripetere sempre gli stessi comportamenti perche' non e' in grado di capire il danno che fa e quindi non puo' autocorreggersi''.
Uno studio dell'universita' inglese di Exeter ha identificato un'area nel cervello, nella regione temporale della corteccia, che si attiva per non ripetere un errore gia' commesso. Se alla base della stupidita' ci fosse un'anomalia di questa regione forse un domani sara' possibile correggerla con un intervento.
Tuttavia la stupidita' ha una funzione evolutiva: serve a farci compiere atti avventati, che in molti casi possono essere piu' utili del non far nulla. ''In quanto atteggiamento irrazionale, consente all'uomo di accettare sfide che normalmente non accetterebbe. E la deviazione dalla stupidita' porta alla genialita' e all'invenzione di soluzioni innovative'' osserva, dunque, l'autore de 'Le strategie della stupidita'', Francesco Betti. Nell'esperienza dell'errore c'e' sempre un progresso della conoscenza. Quindi bisogna riconoscere e annullare gli errori. Non a caso lo scrittore Paul Vale'ry diceva: ''C'e' uno stupido dentro di me. Devo approfittare dei suoi errori''.
Storicamente la stupidita' e' una piaga che affligge l'umanita'. ''Non potremo mai sconfiggerla del tutto -afferma ancora Carlo Cipolla- ma i suoi effetti possono essere meno gravi se capiamo come funziona''. Cipolla ha individuato tre caratteristiche per prevenire e curare. Eccole. La prima: La stupidita' e' inconsapevole e recidiva. Dunque, chi e' stupido non lo sa ed e' quindi piu' pericoloso. La seconda caratteristica: La stupidita' e' contagiosa. Le folle sono piu' stupide delle singole persone che la compongono. Il contagio emotivo diminuisce le capacita' critiche.
La terza e ultima caratteristica individuata da Cipolla tocca il potere e alcune figure storiche che lo hanno gestito. ''Il potere rende stupidi'' diceva Nietzsche. Basti pensare a Luigi XVI, che nel giorno della presa della Bastiglia appunto' sul suo diario ''Oggi niente di nuovo''. Come non ricordare anche la decisione di Napoleone di attaccare la Russia in pieno inverno, col risultato che l'armata francese venne decimata dal freddo prima che dalla battaglia, o le disfatte prevedibili di Caporetto, Vietnam e Iraq di oggi.
Info: www.focus.it
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LE DIMISSIONI DEL MINISTRO MASTELLA
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lunedì 21 gennaio 2008
Papa Benedetto XVI Angelus La Sapienza
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domenica 20 gennaio 2008
Cari Amici
quando questa mattina verso la fine del suo discorso all'Angelus
domenicale il Papa si è rivolto ai 200 mila fedeli che gremivano
Piazza San Pietro e via della Conciliazione a Roma con la medesima
espressione che mi è abituale da lunghi anni, "cari amici", mi si è
aperto il cuore e si è consolidato in me il convincimento della
profonda sintonia spirituale con l'uomo che io oggi considero
l'unico vero faro e l'autentico paladino dei valori assoluti,
universali e trascendenti che sostanziano l'essenza della nostra
umanità, così come sono convinto che rappresenti l'estremo baluardo
di difesa della civiltà occidentale dal cancro del relativismo
cognitivo, etico, culturale e religioso, nonché di resistenza
dall'aggressione del nichilismo dell'estremismo islamico
globalizzato che ha messo solide radici all'interno stesso
dell'Occidente.
Ugualmente ho sentito che Benedetto XVI mi era sempre più vicino
quando ha usato, sempre nel finale dell'Angelus, un'altra
espressione che mi è abituale, "andiamo avanti", e quando ha
indicato nella "verità e libertà" il percorso da intraprendere.
Ebbene il quel "cari amici", "andiamo avanti" e "verità e libertà",
c'è la sintesi di un uomo che a fronte dell'acutezza intellettuale e
profondità scientifica che contraddistinguono il suo eccezionale
profilo teologico e accademico, è capace di una rara semplicità e
disponibilità nel rapporto con l'altro, è animato da una solida
volontà di affrontare con fermezza e vincere con determinazione le
sfide imposte da un'umanità lacerata al suo interno e in conflitto
con se stessa, è sorretto da una incrollabile fede nella verità che
è tale sul piano terreno e trascendentale, nella sacralità della
vita e nella libertà che s'identifica con la piena dignità della
persona.
Che lezione di vita e di fede ci ha dato quando, sfiorando appena
nella seconda metà dell'Angelus l'incresciosa vicenda che l'ha
indotto, con una decisione fondata e saggia, a rinunciare "mio
malgrado" alla visita all'Università La Sapienza, l'accademico di
lunga data Joseph Ratzinger si è limitato ad esortare gli
studenti: "Da professore vi dico, rispettate le opinioni altrui".
Che un Papa invochi il rispetto, con il sottinteso è che è venuto
meno il rispetto nei suoi confronti, significa che in Italia è in
crisi il fondamento della civiltà occidentale e il pilastro dei
diritti dell'uomo: la libertà d'espressione. E giustamente il Santo
Padre ci sollecita a focalizzare l'attenzione proprio sulla
violazione del pilastro della civile convivenza, senza cui si
precipita inevitabilmente nelle barbarie.
Il discorso del Papa ci chiarisce che chi lo teme, chi vorrebbe
tacitarlo e chi gli ha impedito di parlare alla Sapienza, ha in
realtà paura non delle supposte posizioni dogmatiche o peggio ancora
oscurantiste di Benedetto XVI, bensì del confronto razionale. Questo
Papa è immensamente grande perché è in grado di sfidare e di vincere
il confronto con i laicisti e i relativisti sul piano prettamente
razionale. Ciò che i suoi nemici temono non è la sua solida fede che
loro rigettano aprioristicamente, ma la forza della sua
argomentazione razionale a cui non dovrebbero sottrarsi. Se lo
fanno, e lo fanno, vuol dire che non sono solo poveri di spirito ma
sono innanzitutto degli impostori che hanno sostituito l'ideologia
al posto della scienza e della ragione.
Il Santo Padre ha vinto alla grande la battaglia impostagli dalla
minoranza di docenti accecati dal fanatismo relativista e
positivista e di un pugno di studenti inebriati dalla violenza
ideologica vetero-comunista, ma la guerra è ancora lunga. La sfida
che abbiamo di fronte sarà definitivamente vinta solo quando
riusciremo a riscattare la certezza della verità dalla piaga del
relativismo; a radicare in noi il sistema dei valori che corrisponde
al bene comune affrancandoci dalla deriva etica; a compiere la buona
azione che realizza il legittimo interesse della collettività
bonificando il Tempio della politica dagli spregiudicati mercanti
che l'hanno profanato per perseguire i propri egoistici interessi
danneggiando l'insieme della collettività.
Ecco perché ho deciso di mantenere vivo e aperto a nuove adesioni
l'Appello "Io sto con il Papa". Nella consapevolezza che non è una
vicenda che si conclude con il rammarico tardivo e ipocrita dei
politici e dei docenti che non solo non hanno fatto nulla e non
faranno nulla per sanzionare l'atteggiamento intollerante dei
docenti e violento degli studenti della Sapienza, ma sono
direttamente responsabili del marciume ideologico e del degrado
scientifico in cui sono sprofondati le università e tutto il sistema
dell'istruzione in Italia. Insieme al Papa diciamo "andiamo avanti"
sulla via della verità, della sacralità della vita e della libertà.
Vi invito pertanto a continuare ad aderire e a far aderire
all'Appello "Io sto con il Papa" tutti coloro che condividono i
nostri valori e sentono la necessità di impegnarsi eticamente per
risollevare le sorti del nostro Paese, al fine di testimoniare il
vostro impegno etico per la verità contro la menzogna, per il bene
contro il male, per la buona azione contro la cattiva azione. Lo
potrete fare collegandovi al mio sito www.magdiallam. it e cliccando
alla voce "Aderisci all'Appello" . Finora l'hanno già fatto oltre 850
persone con motivazioni articolate e approfondite che danno uno
spaccato significativo di ciò che è nei cuori e nelle menti degli
italiani. Vi invito a leggere queste adesioni e mi auguro che il
loro numero cresca sempre di più.
Colgo infine l'occasione per chiedervi di proseguire questo nostro
dialogo civile, responsabile e libero volto a costruire una comune
civiltà dell'uomo, apportando il vostro contributo di riflessione e
di proposta all'interno del mio sito. Per farlo è necessario che vi
registriate cliccando alla voce "Registrati" .
Non posso, prima di congedarmi, non ringraziare il Papa per la sua
testimonianza di fede e di vita che ci illumina, ci conforta e ci da
speranza. E grazie a voi tutti per il vostro impegno consapevole e
risoluto per ergervi a protagonisti di un'Italia e di un mondo
migliori. Vi saluto con i miei migliori auguri di successo e di ogni
bene.
Magdi Allam
Aderisci all'Appello "Io sto con il Papa" nel sito www.magdiallam.it
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Vale anche per gli asini !
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mercoledì 16 gennaio 2008
Appello “Io sto con il Papa” di Magdi Allam
Cari amici,
L’inaudita e sofferta decisione del Santo Padre di annullare la sua visita all’Università La Sapienza di Roma, programmata per giovedì 17 gennaio, a causa della predicazione d’intolleranza laicista da parte di un manipolo di docenti e dell’intimidazione violenta da parte di una banda di studenti, impone a tutti noi l’assunzione della consapevolezza della gravità di un atto che va ben oltre all’evidente marciume ideologico diffuso nel mondo accademico e culturale italiano e al manifesto arbitrio comportamentale di squadracce comuniste e radicali che si sono annidate in seno alla nostra società. Il gesto, comprensibile e saggio del Papa, attesta di fatto la sconfitta dello Stato di diritto che non è più in grado di salvaguardare la propria sovranità e il rispetto dell’esercizio dei diritti costituzionali all’interno del proprio territorio nazionale, nonché la deriva dell’insieme della classe politica che ha profanato e trasformato lo Stato e le sue istituzioni in un bordello dove si svendono i valori e si calpestano le regole in cambio di denaro e di potere per soddisfare il proprio egoistico e miope interesse.
Noi diciamo con estrema chiarezza e totale determinazione che stiamo in modo inequivocabile dalla parte del Papa, del suo diritto ad esprimere nella più assoluta libertà il suo pensiero, del suo dovere spirituale e morale a illuminarci sulla posizione della Chiesa e della fede cattolica in tutte le questioni che concernono l’insieme del nostro vissuto, fermo restando la libertà di scelta di tutti. Ma diciamo altresì che oggi non è più sufficiente esprimere la propria solidarietà a Benedetto XVI, che non vogliamo associarci all’atteggiamento ipocrita dei politici che denunciano una “vergogna” da loro stessi generata e auspicano il rispetto di una civiltà che loro stessi stanno uccidendo.
Cari amici, dobbiamo avere la lucidità e il coraggio di andare alla radice del male, rappresentando correttamente la realtà, individuando il valore che corrisponde al bene comune e identificandoci nell’azione che realizza l’autentico interesse nazionale. Dobbiamo prendere atto che oggi l’università e più in generale il mondo dell’Istruzione, i docenti e più in generale il mondo della Cultura, sono profondamente ammalati di relativismo cognitivo, etico e culturale; sono totalmente accecati dall’ideologia del laicismo che li porta a odiare e a infierire contro la propria civiltà che ha il suo radicamento storico e scientifico nella fede e nella tradizione giudaico-cristiana; sono profondamente immersi nelle tenebre del politicamente corretto che li dispensa aprioristicamente dall’assumere dei parametri valutativi e critici nei confronti degli altri; sono a tal punto spregiudicati e immorali da non avere remore a schierarsi e a favorire chi è dedito a combattere e ad annientare la nostra civiltà occidentale. L’università italiana oggi non ha alcuna esitazione ad accogliere dei predicatori d’odio e degli apologeti del terrorismo islamico, come Tariq Ramadan, Rached Ghannoushi e Nadia Yassine, ma non permette al Papa o all’ambasciatore d’Israele e degli Stati Uniti di accedervi. Il pregiudizio ideologico prevale su tutto, con il risultato che oggi l’Occidente è diventato il peggior nemico di se stesso.
E non ha alcun senso sostenere che tutto sommato si tratta di una piccola minoranza, 67 docenti su 4500, che hanno firmato l’appello contro il Papa o uno sparuto gruppo di studenti, un centinaio su 150 mila, che hanno occupato il Rettorato e hanno minacciato di impedire a tutti i costi l’intervento del Pontefice. Perché se questa minoranza di fanatici ideologizzati e violenti è in grado di conseguire il suo scopo, significa che la maggioranza si è di fatto arresa all’arbitrio e alla tirannia della minoranza. Ecco perché diciamo che si tratta di una cocente sconfitta dello Stato di diritto e del trionfo dell’estremismo e dell’oscurantismo. In uno Stato di diritto la predicazione d’odio e l’intimidazione violenta che hanno costretto il capo spirituale della Chiesa cattolica e capo dello Stato Vaticano ad annullare la sua visita alla Sapienza su invito formale del Rettore, dovrebbero essere sanzionati come reato penale. Invece difficilmente un magistrato solleverà il caso perché siamo in un paese dove l’istigazione all’intolleranza e la predicazione d’odio vengono considerati “libertà d’espressione” e dove fin troppo spesso la flagrante violazione della legge viene giustificata invocando la specificità sociale e politica di chi delinque. Peggio ancora siamo in balia di uno Stato e di istituzioni che si sono spinte fino a legittimare e a finanziare i cosiddetti “centri sociali”, che sono palesemente dei covi di sovversione e rivolta violenta contro lo stesso Stato e le stesse istituzioni. Ed è in questa assoluta commistione del lecito e dell’illecito e omologazione della legalità e dell’illegalità, che nel Tg1 delle ore 13,30 del 15 gennaio si è sostenuto che la sede del Rettorato della Sapienza sarebbe stato “occupato pacificamente”. Ora, se l’occupazione di un edificio o di un locale altrui è sancito dalla legge come reato, come si può immaginare che un reato possa essere compiuto “pacificamente”, con il sottinteso che non sarebbe stata violata la legge?
Ebbene, cari amici, anche se è alquanto probabile che la magistratura non perseguirà i docenti che hanno istigato all’intolleranza e gli studenti che hanno intimidito con la violenza, noi non possiamo sottrarci alla condanna netta e assoluta del loro operato. Noi chiediamo che ci sia quantomeno una sanzione disciplinare e morale nei confronti di educatori che diseducano e di studenti che praticano la violenza. Chiediamo che ci sia un provvedimento pubblico da parte del Rettore della Sapienza che vada al di là della ritualità formale delle scuse al Papa. Coloro che hanno incitato all’odio e minacciato Benedetto XVI devono essere sanzionati. Se ciò non dovesse avvenire, come è verosimile, ebbene avremo la conferma che è l’insieme dell’università italiana da bonificare e riscattare alla piena legalità prima ancora da poter essere riformata e ricostruita, affinché possa svolgere il suo ruolo istituzionale di veicolo di trasmissione del sapere scientifico e dei valori che incarnano la nostra civiltà. Ha ragione monsignor Rino Fisichella, vescovo ausiliare di Roma e rettore dell’Università Lateranense, quando dice in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera, che “ormai viviamo sotto il fattore ‘i’: come ignoranza, intolleranza accademica e intransigenza laicista”.
Ugualmente noi dovremmo chiedere al governo e al Parlamento di assumere dei provvedimenti urgenti e seri per riformare dalle radici l’università e il sistema dell’istruzione. Uso il condizionale perché dubito assai che lo farebbero. Perché prima di riformare l’università, è proprio la classe politica che deve essere bonificata e riformata. Fintantoché non prevarranno il senso dello Stato, la cultura del bene comune e il primato dell’interesse nazionale, non cambierà assolutamente nulla di sostanziale. Per ora a noi basta esserne consapevoli. Conoscere la realtà senza infingimenti e mistificazione è il nostro traguardo iniziale. Perché solo quando saremo in grado di distinguere il vero dal falso, potremo discernere tra il bene e il male e scegliere tra la buona e la cattiva azione.
Ecco perché cari amici, oggi noi dobbiamo assumere un’iniziativa che ci veda da protagonisti schierati dalla parte della verità. E la verità oggi significa dire: “Io sto con il Papa. Io condanno l’intolleranza laicista e l’intimidazione violenta. Io denuncio l’ipocrisia dei politici che sono i veri responsabili del degrado etico in cui versa l’Italia”.
Se siete anche voi d’accordo, vi prego di inviare un messaggio di adesione all’appello “Io sto con il Papa” all’indirizzo iostoconilpapa@magdiallam.it Per farlo è necessario indicare:
Nome
Cognome
Professione
Motivazione per cui si aderisce all’Appello
Non saranno accettati i messaggi di adesione che non contengano queste quattro indicazioni.
Trattandosi di una iniziativa straordinaria, tutti coloro che vorranno aderire all’Appello lo potranno fare anche se non sono registrati nel sito.
Vi saluto con i miei migliori auguri di successo e di ogni bene.
Magdi Allam (Giornalista de Il Corriere della Sera)
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lunedì 14 gennaio 2008
Spazzatour - un giro turistico per i rifiuti campani
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domenica 13 gennaio 2008
L’OASI PERDUTA
Il clima politico (locale) diventa rovente per l’avvicinarsi della fatidica data mentre i nostri giovani furcioti finiscono in galera, (fortunatamente, leggo, sono stati rilasciati visto che non sono dei delinquenti incalliti e hanno alle spalle delle famiglie perbene) e tutto nel silenzio assoluto.
Nei giorni scorsi ho letto di furti di biciclette, di pesci che non si trovano, di feste di compleanno, ma mai nessuno che denunci i veri problemi, perché fino a quando non ci toccano personalmente sono problemi di altri. I contendenti di tutte le parti sono impegnati in una lotta all’ultimo pettegolezzo di paese. Nessuno che renda noto un programma di vera utilità pubblica.
Quello che ho citato non si può liquidare come se fosse solo ed esclusivamente un fatto di cronaca. E’ un problema sociale di inaudita gravità, che può investire come un ciclone qualsiasi famiglia, nessuna esclusa. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia come gli struzzi.
Chiunque ci sarà non rimanga chiuso dentro il Palazzo con le sue luci sfolgoranti, ben vestito, con giacca e cravatta intonata, sorridente e pronto a farsi immortalare per comparire, apparire. Si smetta di pensare che i problemi sono di altri.
Fuori è notte e nel buio si sentono i lamenti lontani, soffocati, ovattati. …. i lamenti possono appartenere a chiunque.
All’interno dei Palazzi si continua a discutere, ognuno difende il proprio operato, con argomentazioni più o meno credibili, mentre la tragedia rimane chiusa fuori, al buio , al silenzio della notte. Nessuno, di qualsiasi parte o schieramento, si chiede perché certe cose succedono, silenzio assoluto (nessun fruscio di foglie di fico, come scrive il mio amico Pippo Caminiti). Indifferenza, come d’altronde fanno i nostri politicanti nazionali, impegnati a costruire partiti politici , a far finta di litigare su tutto, ma sempre uniti per difendere e mantenere inalterati i privilegi acquisiti.
Fra poco arriverà la fatidica data di spartizione del potere con la distribuzione di poltrone e ci sarà senz’altro il modo di comparire e apparire.
…… e intanto la tragedia si consuma fuori dal palazzo.
Napoli 13 gennaio 2008
UNO DI VOI
Carmelo Allegra
(melu u’ pacciu)
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venerdì 11 gennaio 2008
L' ultima festa (documento originale)
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I ricordi vengono a galla
Sono ricordi di storia vissuta, ma che trovano parallele (non politiche)con ció che ho letto sul sito della Gazzetta Jonica. Parallele di metodo, non altro.
Allora, nella DDR (Deutsche Demokratische Republik), prima e durante la caduta del muro, i politici festeggiavano, portavano in piazza l' FDJ (Freie Deutsche Jugend), anziani, operai...., piú progrediva il marcio, piú feste si organizzavano.
Festa ordinata dall' alto dei "muri" per i 5 fino 14 anni, ogni mese, veramente un' idea colossale !
Beh, in un "accampamento" di ca. 3500 abitanti, non si troveranno eserciti di candidati da festeggiare per ordinanza, penso.
Ció che mi sfugge, é il motivo per cui proprio adesso e non nei 10 anni precedenti, si é pensato a "contatti sociali" simili. Sí certo, avranno avuto tanto da fare, ma tanto (sotto gli occhi di tutti),
che non si é trovato il tempo, solo adesso che Furci "brilla" e tutti lo invidiano, é stato possibile rivolgersi ai piú giovani.
Ed é qui che i miei ricordi si risvegliano, é qui che mi accorgo delle parallele.
Cordialmente...........
Pippo Caminiti
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giovedì 10 gennaio 2008
Boops boops = boga = opa
Nessun raglio raggiunge le mie orecchie, nessun fruscio di foglie di fico (niente foglie in inverno), neanche una squama di opa.
Dove sono i bisonti ? Neanche uno zoccolo di bisontessa. Nulla !
Che pace !
E...non si ha nulla da scrivere.
Scoperta poco fa, leggete questa e.....ditemi :-)
http://www.gazzettajonica.it/news.asp?news_id=62
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Consigli per la Vostra salute
A cura del Dott. Francesco Caminiti (cardiologo).
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martedì 8 gennaio 2008
FINALMENTE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Caro Pippo,finalmente siamo riusciti a far parlare qualcuno, anche se devo dire di essere un po’ deluso. Deluso, visto che i due commenti sono anonimi.
Al commento che mi gratifica posso solo rispondere che non mi sento tale, ma solo “uno di voi”: di “buoni” c’è ne sono tanti ma rimangono persistentemente in silenzio o come in questo caso nell’anonimato.
All’altro caro Anonimo, (caro se è furcioto, se invece è semplice residente e, quindi non furcioto, caro non mi è per il semplice motivo che non lo conosco e se rimarrà anonimo non avrò mai l’opportunità di conoscerlo e quindi di diventarmi caro) invece vorrei far notare che non ho attaccato personalmente nessuno, ed anche se l’avessi fatto mi firmo persino con il mio soprannome!!!
Lui intanto rimane senza un nome e quindi senza volto…… Dal vocabolario della lingua Italiana: ANONIMO: totalmente privo d’identità, impersonale, privo di distinzione.
Io aggiungo: una persona che non ha un nome, né un cognome di conseguenza è uno che non è, nessuno potrebbe mai identificarlo nemmeno se fosse dipinto di giallo in un film in bianco e nero, una persona trasparente, con una vita banale come il suo commento, insignificante e priva di carattere.
Le mie esternazioni non hanno assolutamente una collocazione politica, sono constatazioni di fatto, delle grida di dolore, sul degrado morale e ambientale che ormai attraversa questa Nazione e non risparmia nessun luogo, purtroppo neanche il nostro piccolo paese, Luogo per eccellenza.
Dagli e dagli e dalle mie esternazioni salta fuori unicamente un attacco personale perché evidentemente non si ha niente di meglio da proporre, rimaniamo perennemente capaci solo di distruggere senza avere il coraggio di esporsi per costruire qualcosa di positivo!!!!!
P.S.
Per quanto riguarda il padre che accompagna la figlia a scuola, io dico meno male che esistono ancora i padri che fanno questo. Se è vero che questo padre lo fa in orario di servizio, l’anonimo abbia il coraggio di denunziarLo alle autorità competenti.
Napoli 08 gennaio 2008 Uno di Voi
Carmelo Allegra
Melu u’ pacciu
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domenica 6 gennaio 2008
Mi giungono segnali di fumo.......
Somiglianze con persone o asini realmente esistenti, sono del tutto casuali
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Il "Kalumet", la pipa della pace é stata sotterrata, l' ascia di guerra dissotterrata !
La tribú dei Sioux.....ma che dico...la tribú dei Sindacoux dichiara ostilitá ai muri dell' accampamento, (una volta tende).
A quanto sembra, si tratta della solita caccia cinquennale ai "bisonti", ma questa volta si aggiunge la pretesa della tribú Sindacoux, di saper mungere meglio degli altri le "bisontesse".
Il nuovo metodo di comunicazione, inventato dai Sindacoux, sta mostrando un inquinamento dei "totem" mai osservato prima, al tempo dei segnali di fumo e dei tamburi, usanze purtroppo scomparse quasi totalmente, si viveva piú sicuri, solo sporadicamente si bruciava qualche coperta.
Adesso, che Manitou ci perdoni, si usa il MANIFUNESTO, a colori addirittura, si paragonano gli appartenenti ad altre tribú ad asini, (animali alquanto deficienti) importati dall' uomo bianco ma tanto cari ai Sindacoux.
Si potrá mai evitare uno spargimento di latte ? "Delle bisontesse" ?
Resisteranno i "totem-muri" agli attacchi continui ?
Dove cercheranno riparo gli asini e dove gli alberi di fico ?
Dove con la diligenza del 10 Avanti Cristo del Direttore Generale ?
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LUOGO PER ECCELLENZA
CARO PIPPO CAMINITI,CARO PERCHE' TUTTE LE PERSONE DI FURCI MI SONO CARE,
MI RIVOLGO A TE PERCHE' RAPPRESENTI UNO DEI TANTI FURCIOTI "BUONI" CHE VIVONO
IN QUESTO POSTO DA ME DEFINITO " LUOGO PER ECCELLENZA ".
IL MIO TENTATIVO DI RISVEGLIARE I FURCIOTI DAL LETARGO CONTINUA.....................
IL SILENZIO STA DIVENTANDO PIAN PIANO MORMORIO, CICALECCIO, INSOMMA QUALCOSA SI
STA MUOVENDO. A MUOVERLA PER0', A QUANTO LEGGO SU ALTRI SITI, NON SONO I FURCIOTI
"BUONI" ( BUONI, NON BUONISTI CHE OGGI VANNO TANTO DI MODA), DAI QUALI MI ASPETTO
UN RIGURGITO DI ORGOGLIO, MA SONO DEGLI STRANIERI CHE PUR STIMABILISSIMI E SPINTI
DA NOBILI INTENTI NON NUTRONO PER FURCI L'AMORE E SICURAMENTE NON HANNO IL SENSO
DI APPARTENENZA E L'ATTACCAMENTO ALLA TERRA CHE HA E DEVE AVERE UN FURCIOTO
VERACE ( VERACE , COME SI DEFINISCE UN APPARTENENTE ALLA TERRA NATIA, QUA' NELLA
MIA SECONDA PATRIA, NAPOLI, ANCH'ESSA OGGI MARTORIATA E UMILIATA DALL'INCURIA,
DALLA BARBARIE E DALL'INERZIA DI AMMINISTRATORI SENZA SCRUPOLI CHE PENSANO SOLO
A MANTENERE I LORO PRIVILEGI.
IN TUTTO QUESTO RITROVO UNA SIMILITUDINE CON NAPOLI, BACCHETTATA E DERISA DA
INGLESI, FRANCESI, TEDESCHI E PERSINO DAI SUDAFRICANI. NOI FURCIOTI, INVECE, NEL
NOSTRO PICCOLO CONFINE, DA ROCCALUMEROTI, NIZZARDI E QUANT'ALTRO. CERTAMENTE
NON NE AVVERTIAMO LA NECESSITA' E IL BISOGNO, VISTO I TRASCORSI PAESANI.
HO INVECE IL TIMORE CHE IN QUESTO NOSTRO PICCOLO PAESE SI SIA DIFFUSA LA
CERTEZZA CHE ORMAI TUTTO SIA POSSIBILE E CHE NESSUN COMPORTAMENTO OMISSIVO
POSSA ESSERE ADDEBITATO AI SOGGETTI TITOLARI DELLE ISTITUZIONI COME UN
COMPORTAMENTO INDECENTE.
IL RISULTATO E' L'INDECENZA AL POTERE E NEI PALAZZI CHE DECIDONO.
E' ARRIVATO IL MOMENTO CHE A DECIDERE SIANO I ""FURCIOTI BUONI "" DOTATI DI UMILTA',
DI MODESTIA NEL FARE IL PROPRIO LAVORO, COMPETENTI E SOPRATTUTTO CHE ABBIANO
L'AMORE E IL SENSO DI APPRTENENZA PER QUESTO NOSTRO PAESE , E FARLO RIDIVENTARE
""" LUOGO PER ECCELLENZA""".
NAPOLI 06 GENNAIO 2008
UNO DI VOI
CARMELO ALLEGRA
(MELU U' PACCIU) MI
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Forte sisma in Grecia, sentito anche in Italia
ATENE - Un forte terremoto, di magnitudo 6.7, ha scosso stamani il sud della Grecia e la capitale Atene, ma secondo le prime notizie non vi sarebbero vittime ne' danni.
Il sisma ha svegliato gli abitanti della capitale e numerose persone in diverse altre città hanno telefonato ai servizi di emergenza. "La casa ha oscillato fortemente" ha detto a una stazione radio una donna di Maroussi, un sobborgo settentrionale di Atene.
L'epicentro, secondo il centro sismologico di Atene, e' stato individuato nel Peloponneso, 150 km a sud ovest di Atene, nella zona di Leonidio.
Secondo le informazioni del Dipartimento della Protezione civile italiana, la scossa e' stata sentita anche nell'Italia meridionale.
Fonte:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_16065842.html
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venerdì 4 gennaio 2008
2007 ANNO D'ORO DEL CRIMINE INFORMATICO
ROMA, - Il 2007 potrà essere ricordato come l'anno d'oro del crimine informatico. Secondo gli esperti di sicurezza, come segnala la Bbc, l'anno appena trascorso ha visto la trasformazione dei giovani hacker, impegnati a creare virus e malware per i pc per puro divertimento, in vere e proprie gang hi-tech e aziende del crimine informatico, che hanno preso il controllo della rete e riescono a impossessarsi di dati e password per far soldi.
L'economia che supporta questi gruppi è ormai così cresciuta che ora è possibile affittare o noleggiare dai kit per scrivere virus a quelli per diffondere spam. Il tutto grazie a tecniche criminali sempre più sofisticate tramite cui impossessarsi e rubare dati dagli utenti per poi rivenderli. "Nel 2007 c'é stata l'estinzione dei giovani hacker - spiega Joe Telafici, vicepresidente di un'azienda produttrice di antivirus - creatori di virus per divertimento. Ora tutti i malware di Windows, cioé i software creati per danneggiare il computer, sono realizzati per soldi.
Si va dal rubare i soldi dalle carte di credito o dai conti corrente delle vittime, al nascondere 'cavalli di troia' nei banner pubblicitari per dirottare e vendere i dati di un pc a spammer o altri criminali informatici". Una delle ultime trovate del crimine che scorre sui fili della rete sono le botnet, ossia reti di computer collegati ad internet che, a causa di falle nella sicurezza o mancanza di attenzione da parte dell'utente e dell'amministratore di sistema, vengono infettati da virus informatici o trojan, che consentono ai loro creatori di controllare il sistema da remoto. Windows rimane comunque, dicono gli esperti, il principale bersaglio delle bande di criminali informatici, attraverso lo spamming o l'invio di mail con allegati 'infettati' da virus.
Fonte:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_16213746.html
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Fumo: udito e concentrazione a rischio per adolescenti col 'vizio'
Milano, 3 gen. (Adnkronos Salute) - Altri due buoni motivi per invitare i giovanissimi a spegnere la sigaretta. Secondo uno studio americano, infatti, la nicotina può causare un anomalo sviluppo cerebrale negli adolescenti, ed esporli al rischio di problemi di udito e concentrazione. Stesso pericolo per i ragazzi le cui madri hanno fumato in gravidanza.
Il team di Leslie Jacobsen della Yale University School of Medicine ha, infatti, rilevato specifiche anomalie nel cervello di alcuni adolescenti fumatori: cambiamenti nella struttura della materia bianca, il tessuto neurale attraverso il quale vengono trasmessi i messaggi. Di conseguenza, questi ragazzi hanno difficoltà a concentrarsi e ad interpretare i suoni, quando più cose accadono contemporaneamente. I ricercatori hanno osservato il cervello di 67 adolescenti, scoprendo che i giovanissimi esposti alla nicotina (fumatori o figli di madri fumatrici) presentavano più materia bianca, una iperproduzione causata da fatto - suggeriscono - che la nicotina stimola un composto chimico detto acetilcolina.
Dunque i giovani fumatori "possono avere problemi nel concentrarsi in presenza di distrazioni - dice Jacobsen su 'New Scientist' - questo potrebbe accadere in classe, quando altri ragazzi parlano contemporaneamente". Esponendo gli alunni fumatori al pericolo di difficoltà e problemi scolastici.
Fonte:
http://www.adnkronos.com/IGN/Salute/?id=1.0.1732232037
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giovedì 3 gennaio 2008
Andrea Bocelli & Sarah Brightman - Time To Say Goodbye
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NEWS & INFORMAZIONI dalla Riviera Jonica
ALTRI SITI DELLA RIVIERA JONICA
Previsioni vento in Km/h, Jonio Meridionale
Qui troverete, sempre a portata di mano :
Potrete controllare quanti punti del PROGRAMMA sono stati realizzati, come sono stati realizzati.
Potrete controllare cosa non é stato realizzato.
A.D. 2009, 21 Ottobre.
Siamo a quasi 2 anni dal cambiamento di redini, gli asini sono rimasti, oltre a qualche rattoppo, non si vede nulla !
Neanche i soldi per quache maschera antigas, viste le fughe permanenti della rete fognaria.
Si propaga fumo (gemellaggio), si sponsorizzano (sciala popolo),
si promette, non si mantiene, aria calda, non solo di scirocco.
Quanto hanno promesso ! Le "linee programmatiche" sono e rimarranno ben visibili qui sotto, fatevi un' idea autonoma.
A.D. 2010, 9 Aprile.
Gemellaggio, come se tutto dipendesse da questo "atto".
Spargono fumo fasullo, perché di arrosto non si vede nanche l' ombra.
Tutto viene lasciato all' abbandono, invece di alzare i deretani ed andare a cercare finanziamenti, se ne stanno a piangere "curcio" e a comunicare al "popolo bue" il solito ritornello: Non abbiamo soldi !
Buona fortuna !
Poveri disgraziati condannati a rimanere chiusi nel guscio della "perla dell' Jonio".....perché la perla se la sono giá fregata da tempo.




