A Roccalumera, "La lavanda dei piedi" e la condivisione!
Cari lettori, oggi vi racconto una delle tante funzioni religiose, che (come ogni anno), vengono realizzate nel mio paese in prossimità della Santa Pasqua. Ieri sera infatti, si è svolta la consueta funzione (presso la chiesa della Madonna della Catena), della "Lavanda dei piedi degli Apostoli". Un Funzione, che richiama al messaggio lasciatoci da Gesù: "servitevi l'un l'altro e amatevi come io vi ho amato". Sull'altare, ieri sera, dodici uomini (sia anziani che giovani), hanno impersonato gli Apostoli così da far rivivere un momento di grande insegnamento per ognuno di noi.
Gesù, lavò i piedi a tutti i dodici Apostoli, ben sapendo che non tutti erano puri, (Giuda infatti, lo avrebbe tradito).
Oggi sono stati celebrati i funerali di 290 vittime del terremoto d'Abruzzo. Gli aiuti arrivano da ogni parte d'Italia, la partecipazione è totale, sia di beni che di diponibilità di braccia. A Roccalumera stamattina, il banditore del Comune, passando per le vie del paese, ha annunciato al megafono la raccolta di beni per i terremotati, invitando tutti a dare qualcosa.
Noi popolo italiano, noi popolo del Mondo... se ad una "prova" siamo stati chiamati da Dio, quella "prova" (secondo la mia pur modesta opinione), è di condivisione dell'altrui sofferenza. Non è dunque questa la sede in cui cercare colpevoli per la scadente qualità dei calcestruzzi o delle armature in acciaio di travi e pilastri di quelle case appena terminate, o rimpallarsi responsabilità fra istituzioni che hanno sicuramente sottovalutato le continue scosse che avvisavano gli aquilani, li avvisavano qunatomeno alla prevenzione già da oltre tre mesi. Non serve a molto cercare colpevoli, ora che l'immane tragedia abruzzese è sotto gli occhi di tutto il Mondo, ma certamente serve assolutamente non commettere gli stessi errori in futuro. Noi tutti, oggi e domani, dobbiamo aiutare è pregare per quanto possiamo. Ancora Buona Pasqua!
Gesù, lavò i piedi a tutti i dodici Apostoli, ben sapendo che non tutti erano puri, (Giuda infatti, lo avrebbe tradito).
Oggi sono stati celebrati i funerali di 290 vittime del terremoto d'Abruzzo. Gli aiuti arrivano da ogni parte d'Italia, la partecipazione è totale, sia di beni che di diponibilità di braccia. A Roccalumera stamattina, il banditore del Comune, passando per le vie del paese, ha annunciato al megafono la raccolta di beni per i terremotati, invitando tutti a dare qualcosa.
Noi popolo italiano, noi popolo del Mondo... se ad una "prova" siamo stati chiamati da Dio, quella "prova" (secondo la mia pur modesta opinione), è di condivisione dell'altrui sofferenza. Non è dunque questa la sede in cui cercare colpevoli per la scadente qualità dei calcestruzzi o delle armature in acciaio di travi e pilastri di quelle case appena terminate, o rimpallarsi responsabilità fra istituzioni che hanno sicuramente sottovalutato le continue scosse che avvisavano gli aquilani, li avvisavano qunatomeno alla prevenzione già da oltre tre mesi. Non serve a molto cercare colpevoli, ora che l'immane tragedia abruzzese è sotto gli occhi di tutto il Mondo, ma certamente serve assolutamente non commettere gli stessi errori in futuro. Noi tutti, oggi e domani, dobbiamo aiutare è pregare per quanto possiamo. Ancora Buona Pasqua!
Giovanni BonarRIGO
2 commenti:
Giuseppe:
Rinnovandoti i miei Auguri per una Serena Pasqua, di oggi, di domani e di ogni giorno, ti ringrazio per la pubblicazione del mio articolo.
Ti ringrazio per gli auguri, anche se io non "ci tengo" a festeggiare feste religiose di alcun genere e provenienza.
Serena Pasqua, eccome ! Qui ad Hannover é giá estate, oggi sole e cielo azzurro da saziarsi e questo giá da diverse settimane :-)
Voi siete "in castigo divino", maltempo, terremoti, scippi, omicidi, sciacallaggio, raggiri, truffe.......
Peccato che nessuno pensi alle origini "banali" di tutto ció e credono al "castigo" o "prova" dettati dall' alto e dal basso !
Quando la RAGIONE va a farsi fottere, rimane solo il "credo", che non é "sapere e conoscenza".
Attento ai dolci ed altre "tentazioni".
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