Sicilia: news del 13 gennaio 2009:
si fermano per qualche giorno le carrette, gravi disagi per i clandestini,
Gheddafi cerca di convincerli ad imbarcarsi cantando "su di noi nemmeno una nuvola" di Pupo
ma sembra inutile, loro controbattono con "onda su onda" è meglio aspettà!.
Al posto dei migranti, arriva sospinto da una depressione africana, come se la nostra non bastasse, un uragano. Evento climatico non conforme alle nostre latitudini ma con cui presto dovremo fare i conti e dare un nome, americani insegnano. Lo chiameremo "Salvatore" perché del lungomare nuovo sarà il collaudatore, e di quello vecchio il flagellatore e quelli che hanno la casa là, dovranno chiamare l'idraulico l'elettricista e il muratore e potrei ancora continuare per ore.
Gente che ride e gente che conta i danni, come sempre.
Gente che anche il giorno dopo, non rinuncia a incorniciare il proprio sorriso, tra le dune di sabbia e i cumuli di detriti, in una cartolina souvenir fatta di sconforto e svilimento, per una nottata di lavoro e di paura dei tanti abitanti dirimpettai del risentito mare.
Tanti i commenti accesi nelle conversazioni del day-after anche a Furci Siculo, a cominciare dalle colpe e dalle responsabilità delle autorità cittadine. Tra questi, da segnalare restano come sempre la questione dei lavori di alcuni anni fa per il consolidamento e messa in sicurezza, solo ed esclusivamente, della parte centrale del lungomare, che ha di fatto diviso i residenti della strada marina, in abitanti di serie A che usufruiscono dell'opera e abitanti di serie B, rimasti esclusi, seppur anch'essi paghino le tasse. A cui si aggiunge questa volta il valzer dei cassonetti non tolti, nel lungomare già chiuso al traffico dal primo pomeriggio. valzer che si è trasformato poco dopo in rock e roll con lancio acrobatico dei cassonetti "a do piglio piglio".
Tutti d'accordo comunque infine, sul problema del cambiamento climatico e sui fenomeni atmosferici eccezionali che da un pò di anni stanno interessando anche il nostro territorio.
Per conciliazione, allora, questa volta diremo: la colpa è di Nettuno e di Nessuno!
Saluti,
giuseppe lombardo
www.BaiaDeiCapi.it
http://www.baiadeicapi.it/public/forum/index.php?topic=124.msg536;topicseen#msg536
http://www.baiadeicapi.it/public/forum/index.php
Commento di Pippo Caminiti :
Ce li ha messi tutti gli ingredienti, quelli per i soliti "samaritani" (le carrette), la metereologia, senza conoscerla, qualcuno dice che la colpa é dell' umanitá e, lui ci crede e propaga.
I politici, che non siano di suo gradimento, prendono la solita mazzata sulle corna, cittadini di seria A e B, senza approfondire che la sabbia e l' acqua sono entrate dappertutto, senza distinzione di serie.
Come in tutte le catastrofi, ci sono quelli che ci perdono e quelli che ci guadagnano, che vuoi farci, non sempre i loro mestieri sono i migliori ed i piú ricercati.
Ma Giuseppe Lombardo é cosí, parla......e se si ribatte, vede offese ed ingiurie, inizia a fare la vittima...
Caro Lombardo, ti consiglio di leggere qualcosa sulla paleometereologia, invece che su "paleoideologie".
Eccoti una lettura interessante :
http://www.fenomenitemporaleschi.it/ciclone.htm
I TLC (Tropical Like Cyclones), fenomeni che ci sono sempre stati, solo che l' Italiano arriva sempre in ritardo ed inizia a documentarli dal 1947 in poi.
Nel tuo articolo c'é di tutto per disinfomare ed aizzare, che vuoi, io la vedo cosí e ti pubblico anche questo tipo di "news", prendendomi naturalmente la libertá di non essere daccordo e di farlo notare.
Cordialmente............Pippo Caminiti
risposta al commento di pippo caminiti su
Baia dei Capi news del 13 gennaio
Grazie per l’invito alla lettura, lo farò non appena ne avrò la possibilità e con impegno a capirlo, magari con l’iniziare a non metterlo capovolto quando lo leggerò, penso che ci riuscirò comunque con l’aiuto delle illustrazioni.
I commenti fanno parte della libera espressione e il dissentire occupa senz’altro un posto di riguardo nei principi di ogni democrazia degna di chiamarsi tale. L’importante è mantenersi nelle regole di civile convivenza che l’educazione ancor prima della legge ci insegna.
Ora, che tu non sia d’accordo e mi contraddici con quel che io scrivo, a me personalmente non provoca nessun disturbo se non quello limitato al tempo di controbattere più in là per così far valere le mie idee. Il problema casomai nasce quando tu commenti le cose con la premeditazione di farlo appena vedi il mio nome nell’email , a prescindere dal quel che l’email stessa contiene e leggendola solo per vedere i punti in cui è possibile attaccarmi.
"Chiaro, la canaglia sono, io ti attacco con premeditazione".
Ecco Pippo, attacco è la parola giusta ai commenti che, dall’alto della tua cattedra, ultimamente mi elargisci e da cui ti arroghi spavaldamente il diritto di dire cosa io debba leggere.
"Elargisco e mi arrogo dall' alto della cattedra, appena sopra, parli di invito alla lettura, qui cambi sonata".
Mi sento vittima di offese e di ingiurie dici?
Beh, per questo lascio la parola a chi ci sta leggendo e a chiunque altro abbia la pazienza e il tempo da perdere per documentarsi meglio,qui e altrove, su quel che dico io e quel che dici tu, per farsi così un'idea.
Guarda, sono tante le cose che non so, ma di una sono certo: sei un rispostiere nato e l’ultima parola sarà la tua.
"Certo, tu mi conosci, come conosci tutti coloro che non la pensano come te"
Spettacolarizza, passati il tempo, autocelebrati quanto vuoi. Ti chiedo soltanto, quando lo fai a mie spese, di limitarti a commentare senza scadere nell’offesa gratuita e a darmi la facoltà in futuro di redimermi nel risponderti.
"Non ti accorgi di fare sempre la vittima ?
E adesso é il momento di mettere alla luce le offese gratuite, dove sono ? Dove le vedi ?".
Cito dalla tua precedente email:
"Tutti d'accordo comunque infine, sul problema del cambiamento climatico e sui fenomeni atmosferici eccezionali che da un pò di anni stanno interessando anche il nostro territorio."
"Bene, chi sono "tutti" ? Si generalizza, si racconta, si inculca e si fa credere ció che fa comodo".
Il solito noto,
Giuseppe lombardo
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